Aspettando l’estate in Battello sul Po
Leggendo ... sull'acqua

“Navigando con Salgari”

L’iniziativa della Biblioteca del Consiglio Regionale del Piemonte “Aspettando l’estate in Battello sul Po” si è conclusa giovedì con il terzo incontro “Navigando con Salgari”.

 

Delle sette conferenze previste, tre erano dedicate a Emilio Salgari, con incontri e letture organizzate da Pompeo Vagliani, fondatore del Museo della Scuola e del Libro per l’ Infanzia e Presidente della Fondazione Tancredi di Barolo.

 

All’incontro del 6 giugno, dedicato a “Luoghi, memorie, personaggi salgariani tra fantasia e realtà hanno partecipato il giornalista e scrittore Roberto Antonetto e l’attore Giulio Cavallini.  

L’11 giugno, gli attori Alice De Bacco e Davide Nepote Valentin, della Fondazione TRG Onlus, hanno dato voce ai “Duetti d’amore di eroi ed eroine salgariane”.  

 

Il 13 giugno, gli stessi attori hanno partecipato al terzo incontro, intitolatoDal Po, al Gange, al Nilo, all’Amazzonia: i grandi fiumi nei romanzi salgariani”, titolo particolarmente azzeccato, considerando la grande importanza assunta dal Po nella vita di Emilio Salgari che ha vissuto nella casa di corso Casale, nei pressi del fiume, forse vedendo Mompracem in un vicino isolotto.

 

Nel corso dell’incontro Duetti d’amore di eroi ed eroine salgariane”, Vagliani ha ricordato la grande importanza delle vicende amorose nei romanzi salgariani, anche se questi erano destinati ad un pubblico di ragazzi, il che li rendeva per così dire “scandalosi”.

 

Altro elemento di “scandalo” era costituito dalla forte differenza di età fra i protagonisti della storia d’amore: la giovinetta era presentata di solito sui 16-17 anni mentre il protagonista maschile appariva come un uomo già nella sua maturità.

 

Le tre eroine scelte per le letture sono state Lady Marianna Guillonk, “La Perla di Labuan”, nata sotto il bel cielo d’Italia, sulle rive dello splendido golfo di Napoli, da madre italiana e da padre inglese, Ada Corishant, figlia di un ufficiale inglese, rapita in India della setta sanguinaria dei Thug e costretta a diventare sacerdotessa della terribile dea Kali e, infine, Honorata Wan Gould figlia del duca fiammingo acerrimo nemico dei corsari. 

 

Marianna fa coppia con Sandokan e Ada con Tremal-Naik: questi personaggi fanno parte del ciclo indo-malese, che conta ben undici romanzi. Honorata fa coppia col Corsaro Nero, nel ciclo dei Corsari delle Antille. Vagliani si è brevemente soffermato sulla bellezza di queste eroine: Marianna è bionda con occhi azzurri, Ada ha capelli nerissimi, mentre Honorata ha occhi azzurri con sopracciglia nere: i suoi occhi assumono grande importanza perché, inizialmente, l’amore con il Corsaro Nero è fatto soprattutto di sguardi.

 

Tutte queste donne muoiono presto, Marianna di colera e le altre due quando partoriscono altre eroine: Ada la figlia Darma e Honorata la figlia Jolanda, destinata a sposare il pirata Henry Morgan.

Le letture sono iniziate con il libro “La Tigre di Mompracem”, dove è descritto l’incontro tra Sandokan e Marianna, nipote di un acerrimo nemico dei pirati. Marianna fugge poi con Sandokan per divenire “La moglie della Tigre”, come è

intitolato un capitolo del libro.

 

 

È stata poi la volta de “Gli strangolatori del Gange”, romanzo pubblicato a puntate nel 1887 e in volume nel 1895 col titolo “I misteri della jungla nera”,  dove abbiamo assistito all’incontro dell’indiano bengalese Tremal-Naik con Ada Corishant, sacerdotessa di Kali.  

   

 La terza lettura ci ha presentato l’incontro del Corsaro Nero con Honorata Wan Gould. In questa vicenda emerge con forza la contrapposizione dell’amore al desiderio di vendetta e all’odio.

 

Vagliani ha ricordato che il Corsaro Nero e Honorata appartengono al ciclo dei Corsari delle Antille, che conta cinque libri.

 

Ha sottolineato il forte legame di questo personaggio con casa Savoia: Salgari, insignito nel 1897 del titolo di Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, grato e onorato iniziava nell’anno successivo la pubblicazione del ciclo dei Corsari delle Antille, ambientato nella seconda metà del Seicento, evocando il personaggio di Emilio di Roccabruna, signore di Ventimiglia e Valpenta, gentiluomo piemontese divenuto filibustiere per vendicare la morte dei fratelli indicati - con chiaro riferimento a Casa Savoia - come il Corsaro Rosso e il Corsaro Verde.

 

Questo simpatico incontro, molto gradito dal pubblico, anche per la location in una delle zone più belle di Torino, è stata per molti partecipanti, come per chi scrive, l’occasione per rivivere le letture giovanili salgariane.

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 15/06/2013