Il sogno della città Open Source

Potrà mai il nostro Paese aprirsi ad una filosofia di vita differente? Quali sono i punti che rendono davvero una città Open Source?

Open Source: che bella filosofia. E lo sarebbe ancor di più se venisse applicata nelle nostre città, non solo per quanto riguarda il settore IT. Potremmo vivere in un ambiente nel quale si respira non smog, ma aria di libertà, di cultura aperta, di politica aperta e di uno sviluppo economico senza sosta. Purtroppo, però, questi sono solo i sogni di chi nell’Open Source ci crede realmente e, aprendo gli occhi, ci si rende facilmente conto che una tale mentalità sarebbe quasi impossibile da applicare in Italia. Non credete?

Ma quali sono le cinque caratteristiche fondamentali che dovrebbe avere una città veramente Open Source? Al primo posto troviamo la promozione di una cultura di partecipazione che coinvolga ogni singolo cittadino. E poi una politica costituita da un governo aperto. A politica aperta corrispondono dati aperti, incoraggiamento dei gruppi aperti e incitamento alle imprese Open Source.

Di tutti questi punti se ne parla in un interessante libro, The foundation for an open source city, purtroppo non disponibile in lingua italiana. E voi, credete davvero che anche l’Italia potrà un giorno diventare uno Stato aperto o la politica, così come i cittadini stessi, rimarranno chiusi per l’eternità?


Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 13/06/2013