Regione - Rendiconti dei gruppi, dibattito in aula
L'Aula del Consiglio regionale

Approvato a larga maggioranza un ordine del giorno sottoscritto dalla quasi totalità dei capigruppo.

Seduta del Consiglio regionale interamente dedicata all’indagine contabile sui rimborsi dei Consiglieri regionali, avviata dalla Corte dei Conti, Sezione autonomie, con la pronuncia del 3 aprile della in cui è stato stabilito di estendere i controlli anche ai rendiconti 2012 dei Gruppi consiliari.

Alla fine di un intenso dibattito l’Aula ha approvato a larga maggioranza (44 sì e tre non votanti: Mercedes Bresso-Pd, Davide Bono–M5S, Fabrizio Biolè–Gruppo Misto) un ordine del giorno sottoscritto dalla quasi totalità dei capigruppo.

Il documento “impegna il Presidente della Giunta regionale a conferire un incarico per attivare i necessari approfondimenti sul tema ed eventualmente presentare i ricorsi necessari a tutela della Regione; impegna il Presidente della Giunta regionale  e il Presidente del Consiglio regionale a richiedere incontri rispettivamente con i Presidenti nazionale e regionale della Corte dei Conti; impegna il Presidente della Giunta regionale  e il Presidente del Consiglio regionale  a sottoporre alle rispettive Conferenze nazionali la possibilità di effettuare ricorso giurisdizionale avverso al pronunciamento della sezione autonomie del 3 aprile 2013 o in alternativa a chiedere la modificazione dello stesso pronunciamento ad opera della stessa Sezione della Corte, nonché a richiedere al Governo e al Parlamento un pronunciamento circa l’entrata in vigore delle modalità di controllo previste dal decreto legge 174”.

Il presidente del Consiglio regionale, Valerio Cattaneo, aveva aperto la seduta dell’assemblea regionale, dopo una lunga riunione dei capigruppo, con queste parole:

“E’ tempo di ribadire a gran voce il ruolo delle Regioni e dei Consigli regionali, rivendicando il nostro ruolo indipendente ed autonomo, come è sancito dalla Costituzione che anche in questo ambito non deve essere calpestata da norme invasive da parte dello Stato. Non dobbiamo essere complici di un progressivo scivolamento verso il basso messo in atto da chi vorrebbe che le Regioni e i Consigli regionali diventassero forse una sorta di maxi ente locale. Noi siamo un’assemblea legislativa e quel ruolo dobbiamo ricordarcelo e ricordarlo a tutti. La fonte del diritto primario del Consigliere e del Consiglio è qui, in questo palazzo: è la nostra Assemblea”.

Il presidente della Regione Roberto Cota nel suo breve intervento ha concordato sulla necessità di difendere i confini dei ruoli delle diverse istituzioni.

Durante il dibattito sono intervenuti i consiglieri: Andrea Buquicchio (Idv), Luca Pedrale (Pdl), Aldo Reschigna (Pd), Antonello Angeleri (Pdl), Davide Bono (M5S), Angelo Burzi (Progett’Azione), Sara Franchino (Pensionati), Mario Carossa (Lega Nord), Giampiero Leo (Pdl), Carla Spagnuolo (Pdl), Alberto Goffi (Udc).

 

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Articolo pubblicato il 12/06/2013