Un virus reale per OS X

Creato il primo vero virus informatico in grado di infettare i sistemi Apple

Fonte: Zeusnews.it

I sistemi alternativi a Windows - come Mac OS X e Linux , ma non solo - hanno la fama di essere esenti da virus.

Ciò non è ovviamente vero in senso stretto, sebbene la loro robustezza abbia secondo molti un fondo di verità grazie all'architettura UNIX che ne sta alla base e in generale alla progettazione di quei sistemi operativi.

A ricordare che il sistema operativo completamente invulnerabile non esiste arriva ora un gruppo di ricercatori che ha realizzato un attacco proof-of-concept scrivendo il primo vero virus per Mac OS X.

Il malware in questione si chiama Clampzok.A, è scritto in assembly e per diffondersi altera i file binari di un sistema; in questo modo viene eseguito e altera altri file binari, propagandandosi.

Il suo comportamento è quindi quello di un classico virus informatico , un tipo di malware che al giorno d'oggi ha visto la propria popolarità soppiantata dai vari trojan e worm i quali, in senso stretto, non sono virus.

Dopo aver infettato un file, il virus fa in modo di venire eseguito ogni volta che quel file viene chiamato e quindi si mette in ricerca di altri file binari a 32 bit, sui quali tenta un'ulteriore infezione; Clampzok.A prende di mira le utilità di sistema ereditate da BSD e i programmi presenti nelle directory /bin e /usr/bin.

Le modalità di infezione rendono Clampzok.A facile da identificare: un antivirus non dovrebbe far altro che controllare se il segmento __PAGEZERO dei file binari sia stato modificato in modo da essere leggibile ed eseguibile: in quel caso il file è infetto. Tale infezione, inoltre, blocca il funzionamento dei file firmati (come quelli scaricati dal Mac App Store): la loro modifica rispetto alla versione originale impedisce loro di funzionare.

Dopotutto si tratta solo di un proof-of-concept, ossia di una dimostrazione del fatto che è possibile scrivere un virus per OS X; non esiste, però, alcun malware che adoperi questa tecnica, anche perché come abbiamo visto sarebbe facilmente individuabile, oltre che molto limitato nello scopo (non fa altro che moltiplicarsi).

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Articolo pubblicato il 11/06/2013