Approvato un odg per le dimissioni di Chiamparino dalla Compagnia di San Paolo
L'Aula consiliare

Approvato in Aula (23 sì, 13 no, 3 astenuti e 8 non votanti

“Intercedere presso la Compagnia di San Paolo affinché chieda formalmente le dimissioni di Sergio Chiamparino dalla carica di presidente della Fondazione”.
 
Questa la richiesta contenuta nell’ordine del giorno approvato in Aula  (23 sì, 13 no, 3 astenuti e 8 non votanti), presentato come primo firmatario dalla consigliera di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli.
 
Il documento, ricordando recenti dichiarazioni circa la disponibilità di Sergio Chiamparino, presidente della Compagnia di San Paolo, a candidarsi alla carica di segretario del Pd, ritiene inaccettabile che il vertice di una fondazione bancaria possa ricoprire in contemporanea la carica di segretario del partito che gli ha concesso quel ruolo.

Il capogruppo del Pd, Aldo Reschigna, ha definito illogico l’ordine del giorno in quanto
 
“Chiamparino non è segretario nazionale di nessun partito, per cui tutto appare una forzatura che risponde a ragioni di polemica politica”.
 
Della stessa opinione anche Mauro Laus (Pd), che reputa questo genere di ordini del giorno
 
“solo un depistaggio sui disastri della Giunta regionale”.

“L’odg è una raccomandazione – hanno dichiarato i consiglieri Montaruli e Franco Maria Botta (Fratelli d’Italia) – non ci illudiamo che dopo l’approvazione Chiamparino si dimetta. Ma troveremmo poco elegante che tornasse alla fondazione qualora non venisse eletto alla segreteria del Pd”.

 

Il presidente della Lega Nord, Mario Crossa, ha sottolineato la presenza di un conflitto di interessi, mentre
 
“il ruolo delle fondazioni è importantissimo, devono essere libere da ambigui coinvolgimenti”.
 
Il consigliere Massimiliano Motta (Fratelli d’Italia) ritiene inoltre incomprensibile che
 
“oggi venga osannato un sindaco che ha lasciato la città di Torino con 5mila euro pro capite di debito”.

Critiche anche da Progett’Azione che non ha partecipato al voto ma il presidente Angelo Burzi ha affermato che Chiamparino non è assolutamente idoneo a ricoprire la carica di presidente della compagnia di San Paolo, mentre per Carla Spagnuolo (Pdl) questo odg arriva fuori tempo massimo, in quanto se ne doveva parlare quando la questione era ancora calda.
 
Non ha partecipato al voto neppure il consigliere Daniele Cantore (Pdl) commentando:
 
 
“Stimo Chiamparino e preferirei rimanesse nella Compagnia di San Paolo e non facesse né il segretario del Pd né il futuro presidente della Regione”.








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Articolo pubblicato il 06/06/2013