In Italia Google+ supera Twitter

L’analisi dei social network in Italia è stato presentato a State of the Net. Facebook è il primo social network, seguito da Google+, LinkedIn e Twitter

Fonte: Itespresso.it

Mentre sembra raffreddarsi il rapporto fra Twitter (e la Rete in generale) e le “grandi firme” del giornalismo (sia carta stampata che Tv), nell’anno nero della pubblicità in Italia, esce la fotografia sullo stato dei social media nel nostro Paese. Dal 2012 al 2013 in Italia Facebook, Google+ e Linkedin hanno registrato crescita, invece è in calo l’uso di  Twitter. L’analisi sugli utenti unici, redatta da Vincenzo Cosenza (Blogmeter), è stata presentata a State of the Net, la conferenza sullo stato della rete in Italia. Dai dati emerge che Facebook detiene in Italia 22,7 milioni di utenti mensili (3 miliardi di Like al mese, 3,5 miliardi di messaggi privati, 288 milioni di fotografie caricate ogni mese), con un incremento del 4,7%; la rete soiciale Google+ 3,8 milioni, con un boom a doppia cifra del 56,7%; il social network dei professionisti, Linkedin, conta 3,5 milioni, con una crescita   del 18,3%, mentre Twitter è in calo dell ’11,6% a quota 3,3 milioni. Sul micro-blogging, il 30% degli utenti usa hashtag, con un incremento del 22% rispetto al 2012; e il 25% effettua i retweet, con una crescita del 7%.

Facebook ha lanciato pagine verificate : i pallini blu nelle pagine delle Star consentiranno di riconoscere i profili autentici da quelli falsi.Le pagine verificate appartengono ad un ristretto numero di personaggi pubblici e di spicco. Si tratta di celebrità, giornalisti, funzionari di governo, marchi popolari e imprese con un grande pubblico” spiega Facebook, mutuando da Twitter il concetto di account verificato.

Infine, Nielsen fotografa il mercato della pubblicità in Italia: non è mai andato così male negli ultimi 20 anni: dalla stampa (-18,4% i periodici, -17,6% i quotidiani), alla tv (-15,3%) e radio (-10,2%). L’advertising online invece continua a cresce del 5,3%, conferendo a Internet, l’unico mezzo in crescita, una quota di mercato pari al 10%. Il numero di inserzionisti è cresciuto del +20%.

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Articolo pubblicato il 03/06/2013