Contro la violenza sulle donne, interviene il Difensore civico

Prevista la possibilità di costituzione di parte civile del Difensore civico

In occasione della ratifica da parte del Parlamento italiano della Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, il Difensore civico è intervenuto per richiamare la necessità di un rinnovato impegno delle istituzioni.

 

“Vorrei ricordare in particolare l’iniziativa legislativa promossa dal Consiglio regionale nel gennaio 2010”

 

ha affermato il Difensore civico Antonio Caputo che ha proseguito:.

 

“Si tratta di una proposta di legge al Parlamento per il sostegno processuale alle donne vittime di violenza che vorrei riproporre all’attenzione dell’Assemblea legislativa nazionale”.

 

Con questa proposta di legge si è prevista la possibilità di costituzione di parte civile del Difensore civico, fermo restando ogni altro diritto processuale delle donne vittime di violenza, valorizzando il servizio della Difesa civica quale strumento per la promozione e tutela dei diritti delle donne vittime degli odiosi reati in oggetto.

 

“In questi giorni ho scritto ai presidenti della Camera dei deputati e della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani presso il Senato, nonché al Consiglio regionale del Piemonte e alla Consulta delle elette”

 

ha continuato concludendo:

 

"al fine di sollecitare interventi che, in concreto, potenzino le difese anche processuali delle donne vittime di reato e promuovano i diritti delle persone. È anche questo un modo per cercare di contrastare e, speriamo di prevenire, il “femminicidio”.

 

 

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Articolo pubblicato il 31/05/2013