Cina e Linux: a lezione di Industry Transformation

In tutto il mondo le aziende stanno sviluppando sempre più applicazioni per big data, mobile e cloud, per non menzionare poi il sempre più massiccio utilizzo di strumenti di social networking da parte dei maggiori attori del mercato bancario, delle comunicazioni, della finanza, dei trasporti e del canale retail

Fonte: Hwjournal.net

Queste nuove applicazioni sono essenziali per operare in un mondo nel quale tutto è connesso con tutto, in una sorta di enorme ecosistema. Ma tutto ciò non ha fatto altro che creare la necessità di infrastrutture potenti, velocità di elaborazione stratosferiche e la sempre crescente esigenza di agilità: tutte cose che si possono ottenere solo con strumenti e sistemi operativi open source, nel tentativo di connettere, collaborare e innovare su scala globale.

Linux è stato il sistema alla base di questa rottura con il passato, e ora sta diventando sempre più popolare in tutto il mondo. Le aziende che adottano Linux sono in crescita, almeno secondo l’Enterprise End User Report 2013 della Linux Foundation. Le aziende vedono in esso un per eseguire velocemente cloud computing, analisi di dati e applicazioni mobile, e questo lo porterà a crescere, anno su anno, del 73% entro la fine dell’anno in corso.

In particolare, questa crescita appare molto sostenuta in Cina, che negli ultimi 10 anni è passata dall’avere il 9,2% del mercato server su Linux all’attuale 33,2% (fonte IDC Worldwide Quarterly Server Tracker – Q4 2012). Nel frattempo si assiste anche alla richiesta sempre maggiore di sistemi Linux integrati (hardware e software) e preinstallati di fabbrica, un’esigenza nata dal fatto che poche aziende possono permettersi di perdere tempo prezioso “attrezzando” autonomamente in casa i propri server Linux. Per questo IBM, in collaborazione con Red Hat e SUSE, ha recentemente presentato il suo primo Power Systems Linux Center proprio in Cina. In questo paese c’è una vera e propria rivoluzione in atto per quanto concerne i sistemi finanziari, del trasporto, delle comunicazioni e del settore retail e proprio qui si aprono nuovi scenari per ulteriori sviluppi e innovazioni open source, che potranno poi essere replicati anche in altre parti del Mondo.

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Articolo pubblicato il 22/05/2013