La Regione dice no all'identificazione dei poliziotti richiesta da M5S

Motta (FdI): "Bono e compagnia identifichino i NO-TAV bombaroli !"

"Lo sconcerto non ha mai fine. Non accettiamo lezioni di democrazia da coloro che aggrediscono una troupe giornalistica scambiandoli per poliziotti. Ancora una volta la valle di Susa si ritrova sotto assedio e stretta nella morsa di bombaroli delinquenti.

L’allarme lanciato da tempo dalla gente della vale che si sente braccata e sola, lasciata nelle mani di idioti che continuano a minare la sicurezza e la vita di chi in valle vive e lavora, non è mai stata ascoltata veramente.

In valle la brava gente si sente abbandonata, non è in grado di alzare la voce, gli imprenditori hanno paura, a loro voce non viene ascoltata perché non fa scoop. Anche i giornalisti, nei servizi che abbiamo visto in questi mesi non osano mettersi contro i No-Tav. Ci sarà pure una spiegazione logica a tutto questo … o no?

Credo sia giunto il momento di alzare veramente la voce e di placcare definitivamente chi continua con menzogne ed infamie a ritenere che la protesta  dei NO-TAV sia pacifica, giustificata, sacrosanta. La verità è che sotto il movimento NO-TAv si nasconde qualcosa di più grande, si nasconde la politica, quella subdola, che con “incentivi” assolda gente senza scrupoli. Non possiamo continuare a crede che questa gente militarmente organizzata sia gente di valle.

Il procuratore Caselli, a proposito dell’agguato di lunedì notte 13 maggio, ha parlato di azione terroristica, e ben sappiamo che la valle di Susa ha esperienza in materia, la storia lo insegna.

Quello dell’altra sera, poi è un ignobile e vile atto: bombe incendiarie, bengala, razzi … volti coperti … vili anche nel non mostrare la faccia. ‘Azione, a scopo indubbiamente terroristico, che quasi sicuramente provocherà lo slittamento dell’iter autorizzativo del progetto definito della Torino-Lione. Ma mi domando, il Governo, in tutti questi mesi dov’è stato, perché non si è agito prima, in fondo abbiamo gruppi militarmente specializzati per far fronte a simili guerriglie ed atti terroristici. Dobbiamo necessariamente aspettare che ci scappi il morto per prendere una decisione che già da tempo bisognava studiare?

E nel frattempo i grillini & co cosa fanno? Continuano a fomentare le masse, autori colpevoli, insieme ai loro partner di tutto ciò che in valle di Susa sta accadendo … sperando che non accada qualcosa di più grave!

Per non parlare poi dell’ignobile proposta di legge presentata da Bono in Regione Piemonte, che vuole identificare i poliziotti che durante le manifestazioni svolgono solo, e sottolineo solo, il loro lavoro.

Bono e co farebbero meglio ad identificare i “loro” amici NO-TAV bombaroli, perché sanno chi sono, qualcuno deve saperlo, qualcuno deve pur indirizzarli nei boschi della valle. È facile per Bono parlare, ma dovrebbe essere il primo a stare zitto, proprio lui è il primo ad andare contro i principi della legalità, visto che da sempre ha affermato che andare alle manifestazioni incappucciato e non riconoscibile non è reato. Vergogna! E’ questa la democrazia tanto decantata dai 5 stelle? E’ democrazia il lancio di bombe e razzi? E’ questo che vuol dire protestare DEMOCRATICAMENTE per Bono?

Lo dico anche per tutti coloro che continuano a manifestare democraticamente e pacificamente contro l’opera".



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Articolo pubblicato il 18/05/2013