In partnership con Cerifos nasce l'Istituto Ricerche sui danni da Nocebo
E' ormai sapere comune che il placebo è il "farmaco" con il più alto tasso di successo. Viene quindi naturale chiedersi se il nocebo non sia quel quid che fa fallire la terapia. Ovviamente non è possibile somministrare un farmaco che fa male, ma si può accompagnare la prescrizione con parole, atteggiamenti, linguaggio corporeo tale da generare ansia, incertezza, dubbio, paura di morire, che hanno ripercussioni sia sull’andamento della malattia sia sulla qualità della vita del paziente.
Che l’esperienza del danno esistenziale sia necessariamente soggettiva, non significa che essa sia arbitraria e non quantificabile. Il problema nasce dal fatto che in una società che è alla continua ricerca di risarcimenti più o meno veritieri, chi si trova nella situazione professionale di dover valutare un effetto nocebo, non ha parametri scientifici ai quali far riferimento né tempo per cercarli. Eppure essi esistono e noi siamo in grado di metterli a disposizione dei nostri clienti. A far chiarezza sull’argomento è Sergio Audasso, direttore dell’Istituto Ricerche sui danni da Nocebo, che ha appena aperto i suoi battenti nella sede di Torino ed è collegato ad un network diffuso su tutto il territorio grazie al legame con Cerifos, partnership dell’ente.
"L’IRN- spiega il direttore- è nato proprio con l’obiettivo di fare ricerca in questo ambito delle scienze, e di certificare con competenza e rigore scientifico gli eventuali danni da nocebo». «L’istituto- continua il direttore- dispone di intere banche dati delle più autorevoli ricerche internazionali che sono state fatte in questo settore: così, unendo queste basi scientifiche alla competenza dell’équipe dell’IRN, formata esclusivamente da professionisti indipendenti e quindi super partes, vengono redatte dal nostro istituito delle perizie difficilmente attaccabili. Ogni valutazione, infatti, non si avvale soltanto di un parere esperto bensì di un parere scientifico. La differenza è sostanziale".
"Le aree di competenza dell’Istituto sono in particolar modo quelle attinenti il danno psicologico conseguente a malpractice e comportamenti vessatori subiti, come Bossing, Mobbing o Stalking che generalmente sfociano in stress cronici. Fenomeni purtroppo non così rari e spesso taciuti per paura. I nostri servizi sono diretti a professionisti, come avvocati, giudici o medici tenuti alla quantificazione dei danni da nocebo subiti dai loro clienti".
Per avere ulteriori informazioni è possibile cliccare sul sito www.nocebo.it oppure scrivere a sergioaudasso@cerifos.it.
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Articolo pubblicato il 17/05/2013