Petizione per le dimissioni del Ministro Cécile Kyenge
Magdi Cristiano Allam Leader del Movimento

L'iniziativa on-line di "Io amo l'Italia"

Conclusa la conferenza stampa dell’ on. Magdi Cristiano Allam, europarlamentare Presidente del movimento politico Io amo l’Italia, per chiedere le dimissioni del ministro all’Integrazione Cécile Kyenge promuovendo una petizione online che ha già superato le 1.500 adesioni.

La petizione è visibile all’indirizzo web:  http://www.ioamolitalia.it/kyenge-dimettiti.html

L’europarlamentare ha esordito sgomberando il campo dagli equivoci, denunciando le offese razziste rivolta al ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge da diversi ambienti estremisti:

“Il razzismo deve essere condannato ovunque e in qualsiasi forma – ha dichiarato Allam – e sono manifestazioni indegne per un paese civile. Questi atti di razzismo nuocciono alla nostra richiesta di dimissioni della Kyenge.”

“Mi preme specificare  - ha proseguito Allam - che noi distinguiamo tra la Kyenge come persona, che merita rispetto a prescindere da qualsiasi considerazione di tipo razziale, politico o culturale, e la Kyenge come ministro della Repubblica, che ha giurato il falso sulla Costituzione italiana.”

“Per la prima volta nella storia della Repubblica – ha precisato Magdi Cristiano Allam - viene designato un ministro che afferma di non essere e chiarisce che non intende diventare “interamente italiano” perché si concepisce come depositario di una doppia identità nazionale, italo-congolese, sostenendo candidamente di appartenere a due Paesi e a due culture. In aggiunta alla chiara incompatibilità costituzionale e politica nell'affidare un ministero della Repubblica a un cittadino che non si riconosce né intende riconoscersi nell'identità italiana nella sua integralità, la Kyenge incarna lo stravolgimento della nostra cultura e della nostra tradizione circa il concetto di cittadinanza, di società, di Patria e di nazione.”

“Io amo l'Italia – ha concluso Allam - individua nelle rivendicazioni del neo-ministro Kyenge, che intende trasformare in disegni di legge già nelle prossime settimane, un attentato al nostro ordinamento costituzionale e una seria minaccia alla stabilità e alla pace sociale, in quanto fomentano il razzismo che inevitabilmente esploderà nel momento in cui gli italiani prenderanno atto che vengono trattati come subalterni agli stranieri a casa propria, facendo venir meno il legittimo diritto-dovere alla salvaguardia dell'esclusività degli italiani nella valorizzazione del patrimonio nazionale e nella difesa della nostra civiltà.”

 

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Articolo pubblicato il 12/05/2013