Ricordo del dottor Aldo Faraoni

La tragica sparatoria in via Chevalley

A Torino, verso le 19,30 di giovedì 30 ottobre 1980, una pattuglia di poliziotti che indossano i giubbotti antiproiettile, al comando del dottor Piero Sassi, vicecapo della Squadra Mobile, sale all’ottavo piano di un condominio di via Chevalley n. 9, a Mirafiori Nord, dove uno squilibrato, Mariano L. di 38 anni, armato di pistola, si è barricato in casa insieme al figlioletto di soli tre anni.

 

Le manifestazioni di follia sono iniziate nella mattina del giorno precedente, mercoledì 29 ottobre, quando Mariano L., che lavora come guardia giurata, ha telefonato in ditta che sarebbe rimasto a casa perché ammalato. Nel pomeriggio la sua crisi mentale si è aggravata, ha litigato con la moglie, l’ha spinta fuori di casa gridando di voler restare solo col figlio.

 

È passato così tutto il giorno e tutta la notte mentre la moglie e gli suoceri con altri parenti, dal pianerottolo, hanno invano tentato di convincerlo ad aprire la porta. Mariano L. ha risposto di voler parlare con la sorella Giacomina, abitante a Trapani.

 

La sorella è partita in aereo, è arrivata a Caselle verso le 14 di giovedì 30 ottobre e si è recata in via Chevalley. Il fratello le ha aperto la porta e l’ha fatta entrare. La donna è rimasta nell’alloggio fino alle 18 poi Mariano L. l’ha mandata via, ricominciando a dire di voler rimanere solo col figlio.

 

Alle 19 è stato chiesto l’intervento della Polizia.

 

Gli agenti e i funzionari della Squadra Mobile, per oltre mezz’ora, cercano inutilmente di convincere l’uomo ad arrendersi e a liberare il bambino. Alle 20,10, si riesce a far entrare di nuovo nell’alloggio la sorella Giacomina ed entra anche il fratello Pietro. È Pietro che riesce ad afferrare il bambino per consegnarlo ai poliziotti, gettandolo letteralmente sul pianerottolo.

 

La manovra viene però notata da Mariano L. che si mette a sparare all’impazzata: ferisce molto gravemente al petto il brigadiere Camillo Flora (che morirà il 15 novembre all’ospedale di Novara), il maresciallo Di Stella di striscio ad una mano, la sorella Giacomina alle gambe e, ad una gamba, il commissario capo della Squadra Mobile, Aldo Faraoni.

Mariano L. cade fulminato da una raffica di mitraglietta.

 

Il commissario ferito, Aldo Faraoni, allora aveva 32 anni. Nel 2008 è diventato il Questore di Torino, è andato in pensione nel febbraio di quest’anno ed è morto il 30 aprile.

 

Con la ricostruzione di questo episodio ho voluto ricordare a modo mio la figura del dottor Aldo Faraoni.

 

Altri lo ricorderanno, con ben maggiore esperienza, per i suoi meriti in campo professionale. Io lo voglio ricordare come un appassionato di storia della nostra città. Di origine laziale e torinese d’adozione, il dottor Faraoni era interessato a molti aspetti storici torinesi, ed era un vero cultore della storia della Polizia del Regno sardo.

 

Ricordo con quanta soddisfazione, quando gli venni presentato, lo vidi tirare fuori dall’armadio i miei libri, letti e annotati.

 

Ricordo le sue pertinenti richieste di precisazioni sulle leggi, sui personaggi e su vari altri aspetti organizzativi della Polizia torinese dell’Ottocento.

 

Conduceva una sua personale ricerca sui Questori della vecchia Torino: annotava in un quaderno tutte le notizie che riusciva a raccogliere su questi personaggi, a partire dal primo Questore, Chiapussi, insediato nel 1861 alla proclamazione del Regno d’Italia.

 

Ho potuto aggiungere poco alle sue annotazioni: tutto quello che io avevo già pubblicato sull’argomento, il dottor Faraoni lo aveva già trascritto!

 

Alla Festa della Polizia di Stato del 2011, nel corso della cerimonia, è stata effettuata la proiezione di una serie di diapositive da me realizzate su invito del dottor Faraoni, dedicate ad una breve storia della Questura di Torino, prima Questura d’Italia. Un riconoscimento del mio impegno che non dimenticherò mai…

 

Sempre il dottor Faraoni ha fornito a me ed a Paolo Valer, l’input per la preparazione di un libro che raccontasse la nascita della Polizia in Piemonte, dal 1848 fino al 1865, quando il modello piemontese di Polizia venne esteso a tutto il regno d’Italia.

 

È nato così il libro “La Polizia di Torino Capitale dal 1848. Dalla nascita della polizia alle notizie sui Commissariati della Questura di Torino”. Il dottor Faraoni ci aveva esplicitamente chiesto di considerare anche i commissariati torinesi, lui che nel 1974 aveva esordito a Torino nella sua carriera proprio nel commissariato San Paolo, allora in via Cesana 52.

 

Il dottor Faraoni, purtroppo, è mancato prima di veder stampato questo libro che lui aveva tanto apprezzato quando gli abbiamo consegnato il manoscritto: il libro, edito da Daniela Piazza Editore, sarà presentato al Salone del Libro.

 

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Articolo pubblicato il 01/05/2013