UNCEM contro il taglio della Cuneo - Nizza
La Cuneo - Nizza

"In montagna i treni non ci sono più: inutile parlare di macroregione alpina senza le reti di trasporto"

"Con il taglio della linea ferroviaria Cuneo-Nizza si mettono a rischio decenni di relazioni economiche e turistiche transfrontaliere, strategiche per il Piemonte e per la regione francese Provence-Alpes-Côte d'Azur. Si tratta dell’ennesimo affronto a territori che hanno la loro spina dorsale nelle reti di trasporti tra Stati".

 

Lo afferma il presidente Uncem Piemonte Lido Riba, presente alla manifestazione in piazza Castello a Torino con gli amministratori e i cittadini del Cuneese che chiedono di non eliminare il collegamento ferroviario Cuneo-Nizza.

 

“Sarebbe l’ennesimo attacco alla montagna – spiega il presidente dell’Unione dei Comuni e degli Enti montani – dopo la scure che ha colpito la Ceva-Garessio-Ormea e la Cuneo-Saluzzo-Savigliano. Stiamo parlando di una linea di comunicazione internazionale che andrebbe potenziata. Invece, nei piani strategici sui trasporti, viene eliminata assieme alle altre linee ferroviarie della Provincia di Cuneo, che dalle città del fondovalle risalgono le dorsali alpine. Tagliata, la Cuneo-Nizza, come un ramo secco, proprio nello stesso momento in cui si torna a parlare di macroregione alpina che ha la sua essenza, secondo quanto stabilito dall’UE come necessità da soddisfare, nelle relazioni transfrontaliere di più regioni di diversi Stati”.

 

“Il colpo di spugna previsto per la Cuneo-Nizza – prosegue Lido Riba – cancella i legami del Piemonte con la PACA, le connessioni economiche tra Cuneo e Nizza, i flussi turistici tra la Liguria, le Alpi Marittime, la Valle Roja e la Costa Azzurra. Secondo quanto previsto, con il taglio vanno in fumo legami culturali e sociali, dinamiche di scambio e progettualità che in particolare gli enti locali e le piccole e medie imprese hanno impostato negli ultimi decenni, grazie a un proficuo lavoro delle Camere di Commercio delle province confinanti”.

 

La montagna è stretta nella morsa dei tagli; Riba insiste: 

 

“C’era un vecchio ma concreto slogan alcuni anni fa in uso nelle aree rurali: ‘siamo stanchi di essere stufi’. La montagna oggi non vorrebbe essere in queste condizioni. Ma oggi chiede di non essere il destinatario privilegiato di tagli per ogni servizi pubblico. E’ fin troppo semplice tagliare dove i numeri sono limitati e dove si alzano meno voci".

 

"Oggi la voce la alziamo – conclude Lido Riba – e forte. Uncem non smette di ripetere che serve, sui trasporti e sugli altri servizi, una programmazione che tenga conto delle aree interne, rurali e montane, che agisca sul territorio regionale con una gestione efficace delle reti di trasporto su gomma e su ferro, senza ricorrere a inefficaci limitazioni che distruggono territori e annullano la capacità di programmazione degli amministratori locali e degli imprenditori”.

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 01/05/2013