Amazon paga la recessione europea ma cresce

Contenuti digitali, servizi cloud e canale di e-commerce sono i tre pilastri che hanno salvato i conti di Amazon nel primo trimestre del 2013, consentendo all'azienda di Seattle di annunciare dati fiscali in linea con le aspettative di mercato, nonostante la crisi europea

Fonte: ICTbusiness.it

Jeff Bezos ha annunciato infatti ricavi pari a 16,1 miliardi di dollari, in crescita del 22 per cento rispetto allo stesso periodo di un anno fa e in linea con le previsioni degli analisti, che erano di 16,15 miliardi. Gli utili operativi di 181 milioni di dollari hanno invece superato le stime, dato che il consensus era di 97 milioni di dollari. L'unica ombra sul successo di Amazon è l'utile netto, che è calato del 37% fermandosi a 82 milioni di dollari, o 18 centesimi di dollaro per azione.

Al dato negativo ha concorso per la maggior parte l'aumento delle spese, dovute agli ingenti investimenti sia nei nuovi centri di distribuzione, sia nelle tecnologie atte a supportare le attività cloud e la creazione/distribuzione di contenuti digitali per i tablet Kindle Fire e Fire HD e gli e-book reader.

La vendita di prodotti di terze parti tramite il canale di e-commerce ha costituito il 40% delle vendite, anche se i più venduti restano i prodotti della gamma Kindle con il relativo indotto. Stando alle informazioni ufficiali il mercato trainante è stato quello nord americano, mentre il peggiore è quello europeo, stretto in quella che oltreoceano definiscono euro-recessione, e dalla conseguente crisi dei debiti sovrani.

Per quanto riguarda l'outlook per il secondo trimestre, Amazon ha dichiarato di aspettarsi ricavi in una forbice di 14,5 - 16,2 miliardi di dollari. Il risultato operativo invece spazia da una possibile perdita di 340 milioni di dollari a un piccolo utile di 10 milioni di dollari. Anche queste previsioni sono in linea con le aspettative di mercato.

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 27/04/2013