Ricerca: in Cina meglio che in Italia
Luca Naso

Luca Naso voluto fortemente dall’Accademia Cinese delle Scienze

Ha lavorato nelle università di tre continenti, poi si è fermato in Cina a Pechino. Ha vinto due anni fa un posto in una prestigiosa istituzione gli osservatorii astronomici dell’Accademia Cinese delle Scienze e lì Luca Naso è considerato tra i più brillanti ricercatori [Fellow della Accademia Cinese delle Scienze (CAS) presso gli Osservatori astronomici nazionali della Cina (NAOC)].  

 

E’ poi rientrato in Italia  ma rimangono le sue osservazioni sul confronto della ricerca in paesi diversi e le facilitazioni che i ricercatori potrebbero avere ma non hanno in Italia. Uno dei principali campi di studio di Luca Naso è lo studio del ruolo dei campi magnetici nelle stelle di neutroni. Un altro campo di ricerca è lo studio dei nuclei galattici. 

In particolare nuclei attivi (AGN), e buco nero  (SMBH). Oltre al SMBH, il centro di una galassia ospita anche una  stella-cluster (CSC) e un disco di accrescimento (AD).  L’obiettivo è quello di studiare l'interazione tra queste tre entità, al fine di comprendere meglio l’evoluzione cosmologica del buco nero centrale (in termini di massa e di spin) e anche le proprietà dinamiche delle stelle orbitanti. In parole povere al centro probabilmente di ogni galassia c’è un buco nero di massa enorme, grande circa un miliardo di volte la massa del sole. Intorno vi orbitano stelle e gas sotto forma di disco.

 

Luca Naso astrofisico di Catania dopo aver studiato a Padova, a Trieste, Oxford e Varsavia è approdato in Cina.  In una campagna acquisti dei migliori talenti stranieri è stato voluto fortemente dall’Accademia Cinese delle Scienze. Con un gruppo di ricercatori  ha cercato di studiare come il buco nero centrale, le stelle tutte intorno e il gas sotto forma di disco, interagiscono tra di loro.

 

L’italiano si è impegnato nell’approfondire in particolare la conoscenza del disco di accrescimento. La Cina che sta cercando di apparire ogni giorno di più diversa dalla sua immagine tradizionale cerca di essere molto attraente per i ricercatori stranieri. Il governo di Pechino ha un programma ben preciso a tal riguardo.

 

Secondo Naso in Cina ci sono molto meno problemi nel momento in cui per ricerca, per esempio, si ha bisogno di alcuni strumenti da acquistare come possono essere un computer,  o  una workstation. Anche per la necessità di fondi per viaggiare,  per una conferenza, per un seminario di altri ricercatori e così via.

 

In Cina c’è molta più libertà e non il costante controllo a cui era sottoposto in Europa dove le risorse per la Ricerca sono più limitate. I Cinesi dimostrano di sapere inoltre quali sono le regole della Ricerca, secondo come ha riferito Naso, vale a dire che è importante essere internazionali, fare dei lavori che vengano pubblicati su giornali internazionali e i cui autori non siano solo cinesi ma di varie nazionalità.

Questo porta prestigio ma sicuramente dà anche una maggiore importanza al lavoro che viene fatto e quindi maggiori soddisfazioni all’impegno profuso dal ricercatore che si vede maggiormente valorizzato.

 

Luca Naso ha deciso di tornare, nonostante la Ricerca in Cina sia meglio che in Italia e nonostante il periodo nero che sta attraversando il nostro paese.

 

 

 

  

 

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Articolo pubblicato il 25/04/2013