Parcheggiatori abusivi anche davanti al Campus Luigi Einaudi
Immagine di repertorio

La piaga che affligge la città non risparmia neanche le università. Torino sta soffocando

Ecco che negli ultimi giorni i parcheggiatori abusivi hanno fatto la loro comparsa anche di fronte al Campus Luigi Einaudi. La sede delle facoltà di giurisprudenza e scienze politiche deve fare i conti con la presenza di una delle piaghe cittadine. Il campus universitario è solo l'ultimo di una serie di parcheggi infestati. Bisogna, infatti, partire da zone in cui questo problema è ben più radicato e in cui, purtroppo, sembra che l'amministrazione comunale non voglia prendere provvedimenti. Parcheggiatori abusivi si possono facilmente trovare in luoghi di attrazione turistica, quali piazza Carlo Felice, piazza Castello (di fronte all'armeria reale), davanti alla Consolata. Ma non solo. Non c'è un parcheggio di un ospedale, che non sia presidiato: ecco i luoghi di maggior interesse per questi “professionisti”.Di costoro, 3 su 4 sono stranieri. All'elenco bisogna aggiungere i luoghi della movida, i luoghi di fede e i luoghi d'interesse generale. E adesso, alla lista si sono aggiunte le università. Sperando che il campus rimanga un episodio isolato, e che non sia l'inizio di un'espansione commerciale.

Come operano questi individui? Come tengono in piedi il loro racket? Come riescono a convincere onesti cittadini a dare adito a questo circolo vizioso? Con uno degli strumenti più efficace di tutti: il terrorismo psicologico. Agiscono molto spesso in gruppo. Accerchiano il guidatore e, se presenti, i passeggeri. Chiedono soldi. Insistono. Tutto senza minacce esplicite. Ma la minaccia, seppur implicita, è reale. La macchina parcheggiata rimane sotto la loro “custodia”. Ecco che, molto spesso, chi non paga si ritrova la macchina danneggiata. E anche quando questo non accade, permane il timore che possa succedere. Questo spinge i cittadini, magari andando contro ciò in cui credono, a pagare. Il cittadino medio preferisce dare un euro a un parcheggiatore, piuttosto che spenderne molti di più per riparare l'auto.

Una domanda sorge spontanea: dove è chi dovrebbe tutelare i cittadini? I cittadini alimentano questo circolo vizioso, ma quasi sempre perché non hanno vie scampo, non hanno alternative. Le istituzioni non riescono a combattere il problema. Ma ci provano veramente? L'infezione degli abusivi è propagata per la città, senza che le amministrazioni comunali degli ultimi anni facessero qualcosa per impedirlo, per bloccare questo lento declino. La presenza di una moltitudine di parcheggiatori abusivi è un segno del degrado della città. Degrado che l'amministrazione comunale sembra non vedere, o non voler vedere, accettando la situazione attuale e quella che si prospetta per il futuro. È assenza o incompetenza?

 

 

 

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Articolo pubblicato il 24/04/2013