La cupola per vulcano ricava energia dall'eruzione

Un ''tappo'' tecnologico per proteggere le città dalle eruzioni e produrre energia elettrica

 

Fonte: Zeusnews.it

Alla eVolo 2013 Skyscraper Competition le meduse volanti che combattono le piogge acide non sono state la sola attrazione.

Una menzione d'onore è infatti andata al progetto VolcanElectric Mask , un'idea elaborata da un gruppo di designer cinesi per sfruttare i vulcani per produrre energia, proteggendo allo stesso tempo dalle eruzioni le persone che abitano nelle vicinanze.

L'idea consiste in una gigantesca cupola che dovrebbe essere costruita a mo' di tappo sulla cima del vulcano, fungendo in questo modo da scudo alla cenere e alle tefriti prodotte durante un'eruzione.

Al di sotto della cupola delle strutture simili a tentacoli si estenderebbero all'interno del vulcano per controllarne la temperatura, predire le eruzioni, assorbire biossido di carbonio (col quale produrre ghiaccio secco ) e, quando il vulcano non è in attività, generare elettricità col vapore sfruttando il calore lì presente e l'acqua piovana.

Durante le fasi di inattività del vulcano, la cupola può anche diventare una meta turistica e offrire le condizioni e gli strumenti per ricerche scientifiche.

Quando invece il vulcano si sveglia, allora la cupola si chiude per svolgere quella funzione di scudo dai materiali piroclastici cui si accennava più sopra, mentre il ghiaccio secco viene adoperato per raffreddare la lava che altrimenti potrebbe danneggiare i tentacoli.

I designer che hanno ideato la VolcanElectic Mask hanno sviluppato il prototipo per adattarsi al Popocatépetl , uno dei maggiori vulcani attivi che sorge a 70 km da Città del Messico, nelle vicinanze del quale (tra i 10 e i 30 km di distanza dal cratere) vivono circa 500.000 persone.

 

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Articolo pubblicato il 18/04/2013