Piemontesi nella Guardia Costiera

Prospettive di lavoro sul mare

 

Mercoledì 3 Aprile si è tenuto il quinto ed ultimo incontro dell’interessante Mostra: “Piemonte sul mare dal medioevo ad oggi”.

La conferenza dal titolo “Piemontesi nella Guardia Costiera” ha avuto come relatore il Capitano di Fregata Giulio Giraud...un piemontese Doc, per essere in tema!

I sempre numerosi presenti sono stati, dal nostro Capitano, puntualmente informati su tutti i compiti e le funzioni che la Guardia Costiera, corpo della Marina Militare, svolge sul mare per fini civili e con dipendenza funzionale dai vari ministeri che si avvalgono della sua opera.

Pensando che anche ai nostri lettori possa interessare questo schematico ma preciso elenco che il Capitano Giraud ha saputo trasmettere, ve lo esponiamo così come lo abbiamo sentito.

Il Corpo della Guardia Costiera dispone di un organico complessivo di circa 12.000 persone. E’ presente lungo gli 8000 chilometri di coste nazionali ed è articolata nei seguenti comandi:

  • 1      Comando Generale

  • 15    Direzioni Marittime (DIREZIOMARE);

  • 55    Capitanerie di Porto (COMPAMARE);

  • 51    Uffici Circondariali Marittimi (CIRCOMARE);

  • 128  Uffici Locali Marittimi (LOCAMARE);

  • 61    Delegazioni di spiaggia (DELEMARE).

I compiti istituzionali riguardano:

  • La ricerca e il soccorso in mare.

  • La sicurezza della navigazione (attraverso al nuovo VTS Vessel Traffic Service Sistema di monitoraggio e di informazione sul traffico navale a cui sono soggette tutte le navi commerciali superiori a 300 tonnellate, nonché tutte le unità da pesca e da diporto superiori ai 45 metri).

  • La protezione dell’ambiente marino in rapporto di dipendenza funzionale dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

  • Il controllo sulla pesca marittima in rapporto di dipendenza funzionale con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.

  • La amministrazione periferica delle funzioni statali in materia di personale marittimo, di iscrizione del naviglio mercantile e da pesca, di diporto nautico, di contenzioso per i reati marittimi depenalizzati.

  • La polizia marittima.

Ed infine i mezzi impiegati nello specifico nel compartimento di Savona:

  • 1 motovedetta classe 800

  • 2 motovedette classe 500

  • 1 motovedetta classe 600

ed un numero imprecisato di mezzi minori.

Ma questi piemontesi sono veramente così importanti in tale Corpo?

Il Capitano Giraud ne è oltremodo convinto e tra tutti gli esempi ne sceglie uno molto significativo.

Genova, 9 Aprile 1970, naufragio della London Valour.

Fra onde alte oltre 4 metri e raffiche di libeccio a 100 Km/h l’unico mezzo per mare intervenuto nel salvataggio, insieme all’elicottero dei pompieri è la motovedetta CP233 della Capitaneria di Genova al comando del piemontese Tenente di Vascello Giuseppe Telmon con i suoi 7 uomini.

Per il gesto eroico che ha salvato ben 26 persone il comandante viene insignito della medaglia d’oro al Valore di Marina e il coraggioso equipaggio di quella d’argento.

Con questo intervento si conclude questa iniziativa accolta con molto interesse ed entusiasmo da parecchio pubblico che è intervenuto alle conferenze e alla visita della mostra che chiuderà il 17 Aprile 2013.

Si può quindi ben dire che nel cuore e nella mente dei piemontesi, allora come oggi, il mare occupa un posto preminente sia per una questione affettiva che per la consapevolezza dell’importanza della presenza della nostra nazione su questo azzurro e imprevedibile elemento.

 

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Articolo pubblicato il 12/04/2013