“Queste opere, con il loro linguaggio universale, costituiscono un formidabile mezzo di comunicazione. Ci auguriamo che esse siano anche occasione di riflessione sui valori della Resistenza e della libertà, soprattutto per le giovani generazioni in visita a Palazzo Lascaris”.

Con queste parole il presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo ha inaugurato la mostra  “Alle radici della democrazia. Testimonianze d’arte”, promossa dal Comitato Resistenza e Costituzione ed esposta a Palazzo Lascaris fino al 15 maggio.

Si tratta di una galleria d’arte ricca di significati simbolici, costituita dalle cinque opere dei maestri piemontesi Francesco Casorati, Mauro Chessa, Pino Chiezzi, Lea Gyarmati e Giacomo Soffiantino, acquisite dal Consiglio regionale o a esso donate durante le quattro precedenti edizioni della mostra “Alle radici della democrazia”, dal 2009 al 2012.

“Abbiamo voluto unire il ricordo della guerra di liberazione - che fu un grande evento di tutto il popolo - all’arte perché l’arte può dirsi veramente libera solo dove si esprime la democrazia”,

ha commentato Roberto Placido, vicepresidente del Consiglio regionale delegato al Comitato Resistenza e Costituzione.

 “Con questa galleria di dipinti si rinnova l’impegno del Consiglio regionale per unire l’arte e la democrazia”,

ha dichiarato Angelo Mistrangelo, critico d’arte e giornalista.

“Anche l’artista attraverso il segno e il colore cerca la sua libertà e vuole andare oltre se stesso. Così le opere in mostra sanno andare oltre il tempo contingente rimanendo fedeli ai valori ispiratori di democrazia e libertà”.

All’incontro erano presenti anche Paola Casorati, vedova di Francesco Casorati, Mauro Chessa, Pino Chiezzi e Lea Gyarmati.

La mostra è visitabile a ingresso libero con i seguenti orari: lunedì-venerdì 10-18, sabato 10-12.30.