“La Città Nascosta”

Il giornalino a fumetti gratuito sta riscuotendo un successo inaspettato su internet

Da Da circa 10 mesi è in rete su www.afnews.info e su www.scuolacottolengo.org un giornalino a fumetti gratuito che sta riscuotendo un successo inaspettato su internet. Sono stati fin’ora pubblicati 4 numeri ( il primo anche in versione inglese) ed il 5° è in uscita per Pasqua.

I numeri di visitatori individuali da tutto il mondo (indirizzi IP, non “cliccate) sono, ad oggi, 173.334, con una media a numero di 43.333 ! La pubblicazione ha il patrocinio e il contributo della Regione Piemonte e della Circoscrizione 7 della Città di Torino.

E’ finanziata, inoltre, dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal M.C.L e dall’Associazione sportiva GIUCO. La realizzazione è ad opera dell’Associazione dei Professionisti del Fumetto “Anonima Fumetti”.

Per capire il successo incredibile di questa pubblicazione, abbiamo intervistato Nico Vassallo, Vicepresidente dell’Anonima Fumetti e curatore, con Don Andrea Bonsignori, della rivista.

1.      Come è venuta l'idea della Città Nascosta?

Da vari colloqui con la Scuola Cottolengo di Torino. Una realtà scolastica diversa dalle altre perché non solo accoglie una percentuale altissima di disabili ma sperimenta didattiche innovative e d’avanguardia. Il loro problema era di far conoscere al grande pubblico i valori che stanno alla base di quello che può essere considerato uno dei più importanti Enti caritatevoli del mondo e, cioè, la solidarietà e l’aiuto agli ultimi della terra.

La nostra esigenza era quella di realizzare, per la prima volta, un giornalino a fumetti a basso costo ( grazie ad Internet) ma di estrema qualità che riempisse il vuoto decennale del Corrierino dei Piccoli. Inoltre, volevamo valorizzare non solo giovani professionisti ma anche i più promettenti  talenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino (la prima e la più prestigiosa Università d’arte in Italia).

L’esigenza dell’Accademia Albertina era quella, invece, di lanciare i propri giovani  (in questa Università esiste il corso di “Arte del fumetto”) sul mercato e di farli conoscere in Itala e all’estero.

Da queste reciproche esigenze è nata La Città Nascosta!

 

2.      Perché questo nome?

La Città Nascosta è il Cottolengo (detto anche “La Piccola Casa”). Una vera e propria città con ospedali, scuole, chiese, ricoveri per anziani, mense per i poveri, etc..) che svolge da secoli la sua missione in una sorta di anonimato perfetto. Ciò è dovuto sia dal secolo in cui fu fondata, l’800, sia dal carattere ereditato dal suo fondatore, S. Giuseppe Cottolengo, uomo schivo e riservato. Naturalmente, i tempi cambiano. Oggi c’è la necessità di rilanciare il ruolo della Piccola Casa, quale “motore” di proposte giovanili di impegno concreto e una pubblicazione a fumetti è parsa la migliore soluzione.

 

3.     Come sono stati suddivisi i ruoli organizzativi?

L’Anonima Fumetti cura l’intera pubblicazione: le sceneggiature, le tavole, la grafica, la messa in rete, servendosi di importanti studi grafici, di disegnatori professionisti e dei giovani talenti dell’Accademia Albertina. Tutti vengono pagati. Solo il nostro coordinamento è volontario.

La Scuola Cottolengo cura la supervisione delle sceneggiature e cerca gli sponsor. Inoltre, ci fornisce interviste a personale, suore, testimoni, etc..Tutte storie veramente accadute che stanno poi alla base delle sceneggiature.

4.     Chi avete chiamato a collaborare e quali le risposte?

In primo luogo, la nostra agenzia quotidiana Afnews, seguita da anni da milioni di appassionati, che “pubblica” la rivista con un successo inaspettato.

Inoltre, il sito ufficiale dell’Associazione Italiana Rugbysti (www.air.it),  ha stabilito un link con le nostre pagine. Infatti, il giornalino accoglie anche una “serie”, realizzata dal giovane professionista Andrea Dotta, che accompagna i lettori per tutti i numeri. I protagonisti sono  giovani giocatori di una squadra di rugby che vivono avventure dove scoprono, ogni volta, i valori della solidarietà. Il rugby  ci è parso lo sfondo del format più adatto per la lealtà che contraddistingue questa splendida disciplina.

 

5.     Quali le prospettive?

 

L’aspetto  più importante per l’Anonima Fumetti è che questo esperimento può  indicare una strada per altre pubblicazioni (anche con altri fini) sulla Rete che potrebbero rivitalizzare il fumetto italiano realizzando un “invito alla lettura” in relazione alle giovani generazioni in Italia, statisticamente agli ultimi posti in Europa per letture annue.

Da non trascurare, infine, la possibilità di creare nuove possibilità occupazionali per i giovani di   talento delle Accademie e degli Istituti artistici che oggi non hanno sbocchi a fronte di un mercato editoriale del fumetto vecchio ed asfittico.

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 30/03/2013