"Veto turco all'Eni: l'UE deve intervenire!"

Atto inconcepibile a danno di due Pesi membri

L'intervento gravissimo della Turchia, in funzione anti-Cipro, costituisce, secondo l'On.Borghezio, un atto inconcepibile, a danno di due Pesi membri, da parte di un Paese che bussa alla porta dell'Europa.

Scrive infatti Borghezio nelle sua interrogazione che

 

"il ministro dell'Energia Taner Yildiz ha annunciato che il governo turco ha deciso di sospendere i progetti avviati con l'Eni a causa della partecipazione del gruppo petrolifero italiano al programma di esplorazione dei giacimenti di gas al largo delle coste di Cipro, che Ankara contesta in una disputa sulle acque territoriali.

A gennaio l'Eni aveva annunciato la firma di un accordo con il governo di Nicosia per l'esplorazione e lo sfruttamento di tre zone del giacimento di gas al largo delle coste dell'isola in consorzio con il gruppo coreano Kogas e la Turchia contesta al governo di Nicosia il diritto di gestire autonomamente le risorse energetiche al largo dell'isola. Inoltre, Ankara ha minacciato più volte di sospendere ogni collaborazione con i gruppi petroliferi internazionali che concludano accordi con il governo cipriota e ha diffidato il governo cipriota negli ultimi giorni dall'usare le riserve di gas quale garanzia per superare l'attuale crisi finanziaria".

 

Borghezio chiede alla Commissione Europa quanto segue:

 

"Come valuta la Commissione Europea questo atteggiamento della Turchia, anche in relazione ai gravi danni che può arrecare all'economia di due Paesi Membri - Cipro e Italia - e quali iniziative intende intraprendere in merito?"

                                                                                  

     

 

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Articolo pubblicato il 28/03/2013