Elezioni Unito: il SI prende tutto. Affluenza sotto il 10%
Palazzo Nuovo

Alle elezioni universitarie gli Studenti Indipendenti fanno razzia di voti. Le altre liste rimangono a guardare, ma l’affluenza è bassissima

Gli studenti dell’Università degli studi di Torino hanno dimostrato, ancora una volta, che l’elezione dei loro rappresentanti non sia al centro dei loro pensieri. Le votazioni, svoltesi il 20 e 21 marzo, hanno fatto registrare una misera affluenza, che si stima intorno all’8%. Non essendoci, chiaramente, la necessità di raggiungere un quorum, le elezioni sono da considerarsi valide a tutti gli effetti. Da notare che, probabilmente, un’affluenza così bassa ha portato a risultati molto netti, con una sola lista a farla da padrone.

A rappresentare gli studenti c’erano 4 liste: il SI (sinistra), Fuan (destra), Obiettivo Studenti (area cattolica) e il Movimento Universitario Piemontese (Lega Nord).

Queste elezioni hanno sentenziato che il SI rappresenti all’incirca l’80% di chi è andato a votare. Risultati molto netti e molto superiori alle passate elezioni.

I posti più ambiti da tutte le liste, ossia nei Grandi Organi universitari (comprendenti: Senato accademico, CDA, EDISU e CUS), vedono la lista SI inserire 13 eletti su 15 posti, Obiettivo Studenti riuscire a piazzare 2 eletti (uno al Senato accademico e l’altro al CUS) e le altre due liste senza voti sufficienti per inserire un loro membro.

L’assegnazione dei posti per i Consigli di Dipartimento e per i Consigli di Corso di Studio ha visto immutato il trend sviluppatosi nei Grandi Organi, con gli Studenti Indipendenti che hanno preso quasi totalità degli eletti, e le altre liste che si sono dovute accontentare delle briciole, ma riuscendo tutte a piazzare almeno un eletto.

I risultati sono netti e senza diritto di replica. La lista di sinistra è, evidentemente, da considerarsi la vincitrice di queste elezioni. Le liste di Obiettivo Studenti e del Fuan hanno visto scendere notevolmente il loro numero di voti, e in alcune facoltà, ottenere risultati ridicoli rispetto ai loro standard. La neonata lista M.U.P (Movimento Universitario Piemontese), alla sua prima apparizione alle elezioni universitarie e quindi con un’esperienza minore rispetto alle altre liste, ha fatto registrare un numero di voti che, pur essendo complessivamente più basso dei suoi concorrenti, fa ben sperare in previsione futura.

Bisogna però affrontare l’aspetto più brutto emerso da queste elezioni: solo una piccola parte di studenti si espressa scegliendo chi li dovrà rappresentare e, si spera, tutelare. Tutti gli altri studenti, la maggior parte, coloro che non sono andati a votare, hanno deciso di non decidere, lasciando a pochi il compito di scegliere al posto loro.

 

 

 

 

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 28/03/2013