"Cari consumatori, solo il baratto ci salverà: parola di Visiotrade S.p.A."
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A Collegno, poco distante da Torino, dal 2009 opera una realtà imprenditoriale unica in Italia, primo commerce network

Di fronte al crescente, e quanto pare, irreversibile calo di liquidità nelle tasche dei torinesi, a Collegno, poco distante, dal 2009 a oggi opera una realtà imprenditoriale unica in Italia che si chiama VisioTrade Spa. Il primo commerce network italiano che ha fatto del corporate barter, così come dall’inglese si traduce l’espressione baratto moderno, lo strumento di rilancio e sviluppo di migliaia di aziende in tutta Italia che nell’Eurocredito, la moneta complementare impiegata fra gli aderenti al circuito, ha trovato la giusta risposta alla mancanza di euro. E molto di più: con il geniale sistema di scambi in compensazione frutto dell’estro creativo dell’Ing. Cristiano Bilucaglia, è possibile fare tutto ciò che dall’inizio della crisi a oggi è diventato difficilissimo, senonché impossibile: acquistare viaggi, automobili e furgoni, comprare o ristrutturare casa, andare dal dentista, e molto altro ancora. Insomma, più semplicemente tutte le spese necessarie per vivere, dalle più semplici a quelle più esose, che un tempo necessitavano dell’aiuto imprescindibile di banche e finanziarie, oggi nemiche giurate dei cittadini italiani, cui hanno chiuso in faccia porte e rubinetti. Come è possibile? Attraverso il meccanismo perfetto fatto di transazioni di beni e servizi in compensazione, come racconta il giornalista e scrittore Maurizio Scandurra.

 

Verità più vera, come quella indicata nel titolo, non si poteva affermare. Liquidità, monetine, centesimi, euro? Che parole sono? Mutui, sogno della prima casa, matrimonio, vacanze, casa al mare? Oh mamma mia, termini ed espressioni proprie di una lingua che sembra provenire da lontano, da un altro pianeta.

Eppure stiamo parlando della Terra, intesa come sistema globale, non come suolo che sta sotto i nostri piedi. Vi sono terremoti ben peggiori di quelli tradizionalmente e fisicamente intesi, che seminano più morte e distruzione in termini numerici: gente che si impicca per disperazione, siano essi dipendenti, lavoratori autonomi o imprenditori piccoli, medi o grandi poco importa. La crisi non guarda in faccia a nessuno. Ed ecco che allora ritorna a scendere il clima di fiducia dei consumatori.

Del resto, la cosa non deve stupire affatto, data la congiuntura in atto. A marzo, l'indice calcolato dall’Istat è diminuito a 85,2 da 86 di febbraio, quando aveva siglato un rimbalzo da 84,7 nello scorso gennaio (il più basso dall'inizio delle serie storiche, 1996). A peggiorare è stata sia la componente riferita al quadro economico (da 72,7 a 68,8), sia, in misura più lieve, quella relativa al clima personale (da 91,7 a 91,4).

Un calo che non sorprende comunque più di tanto, ma che deve comunque indurre tutti a profonde riflessioni sul tema, specialmente considerato il crollo rovinoso del potere d’acquisto e dei consumi, l’avanzo prepotente e incontrastato di disoccupazione, cassa integrazione, mobilità, prepensionamenti fuori da ogni logica.

Siamo tutti stanchi dell’euro, solo la recessione ha i muscoli ben tonici e in vista. E le famiglie? Dir sul lastrico è dir poco…Secondo un’indagine condotta dalla Confederazione italiana agricoltori (Cia) “due famiglie su tre non riescono ad arrivare a fine mese se non con tagli alla spesa, compresa quella alimentare”. Famiglie che “nel 69% dei casi trascorreranno quest’anno la Pasqua in modo più austero”, ha dichiarato l’Ente agli organi di stampa.

E la percentuale indicata non è, mi si conceda la battuta, sinonimo di divertimento o intimità di coppia. Forse che sia una maniera più stilisticamente fine per dire che anche quest’anno, più del solito, però, resteremo tutti a casa?

Ci manca solo che ci tolgano anche l’agnello pasquale al forno, la corrente nelle chiese per celebrar messa e far suonare le campane a festa a mezzanotte, e la libertà di poter sognare un futuro migliore.

Stessa situazione anche in Francia – ove invece la fiducia dei consumatori a marzo è calata oltre le aspettative degli istituti di ricerca e statistica di laggiù - il Paese storicamente cugino dell’Italia (ci separa infatti solo un gioiello naturale di catena montuosa che si chiama Alpi), che sino a un anno e mezzo fa rideva di noi, Sarkozy in testa (punito poi dal Destino con la sconfitta alle presidenziali, almeno lì qualche elettore più furbo dei nostri resiste ancora) insieme alla signora Merkel (in crisi anche lei, ora, ben gli sta!): Alla Angela (si scrive così, ma si pronuncia “Anghela”) di teutoniche origini preferiamo molto di più il nostro Piero: è Angela anche lui, ma di sicuro dice cose ben più interessanti e sensate.

Ed è anche più simpatico e cordiale. Se guardare indietro significa perdere quanto di buono fatto sinora, vanificare nell’istante di un fulmine a ciel sereno i sacrifici, i risparmi e le conquiste di intere generazioni di italiani, noi di VisioTrade non ci stiamo. Abbiamo volto le spalle al passato, ma con intelligenza. Recuperandone, dunque, gli aspetti e le idee migliori.

E siamo ripartiti dal baratto, modernizzandolo e sublimandolo con il meglio della tecnologia e delle intuizioni geniali del nostro Presidente, l’Ing. Cristiano Bilucaglia, che nel denaro non crede più da tempo. E fa bene, a ragion veduta, anche. Con la moneta complementare, l’eurocredito, e l’azione salvifica del barter trading, ha aperto al mondo delle PMI, e al mercato dei piccoli esercizi commerciali – quello che fa rima con polverizzazione – nuovi orizzonti di crescita, rinascita e rilancio economico, consentendo, grazie al baratto moderno, in inglese tecnicamente detto corporate barter, importanti risparmi di liquidità, acquisizione di nuovi clienti e proiezioni concrete verso aree di mercato prima inimmaginabili.

Come Hérnan Cortés, il celebre condottiero ed esploratore spagnolo che pur di convincere i propri uomini a combattere la paura di affrontare gli autoctoni diede ordine di bruciare le navi – e vinse alla grande! - ha radunato nel primo commerce network leader di settore in Italia oltre 2.000 aziende di varia natura, ordine e grado, e  ha detto loro: “O euro, o eurocredito”.

Questo è il Verbo. Tutte hanno scelto il secondo. Indietro non si torna. Il nuovo mondo è già con noi. E’ già dentro di noi. Parola dell’Ing. Bilucaglia. Parola di VisioTrade Spa.

 

 


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Articolo pubblicato il 27/03/2013