Cipro, sì nella notte al salvataggio

L'Eurogruppo ha varato il piano Salvi i depositi sotto i 100mila euro

Fonte: IlMessaggero.it

Dijsselbloem: l'acccordo mette fine alle incertezze. «L'accordo raggiunto stasera mette fine alle incertezze su Cipro e sulla zona euro - ha detto il presidente dell'eurogruppo Jeroen Dijsselbloem - L'intesa evita la tassa e ristruttura profondamente il settore bancario di Cipro. Il programma contiene un approccio deciso per affrontare gli squilibri del settore finanziario. Ci sarà un'appropriata riduzione, con il settore bancario che raggiungerà la media europea nel 2018. Inoltre, Cipro s'impegna ad un programma di consolidamento dei conti, riforme e privatizzazioni». 

Le misure previste dall'accordo si limiteranno solo alle due banche maggiormente problematiche, cioè Laiki e Bank of Cyprus. La Laiki sarà risolta subito, in una bad bank e in una good bank, e quindi scomparirà. Gli asset buoni finiranno nella Bank of Cyprus, così come la liquidità d'emergenza della Bce (Ela), che deve essere restituita. Tutte le altre non saranno toccate. 

I depositi sotto i 100mila euro della Laiki saranno garantiti, quelli sopra i 100mila subiranno delle perdite che saranno decise durante il processo di liquidazione. Anche la Bank of Cyprus subirà delle perdite, ma non sarà l'Eurogruppo a stabilirlo, bensì lo farà nelle prossime settimane la troika, assieme alle autorità cipriote.

Lagarde: raccomanderò al Fmi di partecipare al salvataggio. Il direttore del Fmi, Christine Lagarde, raccomanderà al Fmi di partecipare al piano di salvataggio di Cipro: lo ha detto la stessa Lagarde al termine dell'Eurogruppo.«L'intesa raggiunta - ha detto - è buona perché protegge i depositi sotto i 100mila euro, limita le misure alle due banche maggiormente problematiche e divide il peso tra Ue e Cipro in modo equo. 

Schaeuble: a Cipro non serve il voto in Parlamento. «L'accordo - ha detto il ministro delle Finanze tedesco. Wolfgang Schaeuble - non ha bisogno di essere votato dal Parlamento di Nicosia perché non è più una tassa, ma prevede solo la ristrutturazione e risoluzione di banche, come da legge già passata venerdì».

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Articolo pubblicato il 25/03/2013