"Il Presidente Napolitano intervenga per evitare l'ennesimo stallo dell'economia nazionale"
Il Simbolo del Movimento

L'affermazione è di Luigi Cortese, Segretario Nazionale di Alternativa Tricolore

"Come al solito quando si tratta di effettuare tagli si comincia dai dipendenti pubblici, ma dimentichiamo che ad oggi i loro stipendi sono bloccati già da 4 anni senza ricevere rinnovi di contratto, mentre i Dirigenti dei vari Enti a partire da quelli locali hanno stipendi da 6 cifre, molti enti in vista dei tagli ai trasferimenti di fondi da parte dell'amministrazione centrale, prevedono un taglio dei salari accessori dei dipendenti".


Così esordisce Luigi Cortese che annuncia:

 

"In merito a questo noi di Alternativa Tricolore abbiamo deciso di scrivere una lettera al Presidente Napolitano pregandolo di intervenire presso il Governo in carica ed il Governo che nascerà per poter effettuare un taglio lineare ai stipendi dei Dirigenti, sappiamo benissimo che i sindacati alzeranno le armi per difendere questo, ma noi ci riferiamo alla quota di stipendio non di contratto ma quello derivante dagli accessori. Le più basilari regole dell'economia dicono che tagliando la possibilità della fascia base di effettuare spese e l'economia si fermerà".


Una decisa presa di posizione indirizzata a quella fascia privilegiata del mondo del lavoro che avverte meno di altre la situazione economica del paese:

 

"Noi di Alternativa Tricolore - aggiunge il Segretario -   restiamo sempre dell'opinione che i costi della politica vanno tagliati drasticamente, ma conoscendo le leggi ad oggi in essere che delegano il Parlamento in seduta comune l'incombenza di deliberare un taglio degli stipendi dei parlamentari, questo è utopistico visto che ad oggi non esiste una forza politica con una maggioranza tale da poter effettuare questo essenziale taglio, quindi perché non partire da una fascia inferiore per iniziare a far calare sostanzialmente la spesa pubblica".

 

Luigi Cortese conclude rivolgendosi al Presidente delle Repubblica:

 

"nella speranza che il Presidente accolga la nostra richiesta, e che per una volta i politici Italiani comprendano che il popolo italiano non è più in grado di sopportare nessun altro taglio alla loro già precaria situazione economica".

 

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Articolo pubblicato il 25/03/2013