Alternativa Tricolore: Marò, l'odissea continua
Codici a barre India

Lo dichiara Luigi Cortese, Sagretario Nazionale del Movimento

"Continua l'odissea dei nostri ragazzi, questa volta sono vittima di una vera e propria beffa, dopo la decisione del Governo di non far rientrare in India i ragazzi, questa sera invece colpo di scena i due Marò rientrano in India, ma da Palazzo Chigi arriva una dichiarazione consolatoria, non ci sarà condanna a morte da parte della magistratura Indiana. Perfetto ma come ci poniamo su la possibilità che i ragazzi vengano incriminati e condannati alla pena dell'ergastolo? Cosa succederà? Sconteranno la pena nelle carceri Indiane?".

Questo il commento di Luigi Cortese, Segretario Nazionale di Alternativa Tricolore, alla decisione di rimandare in India i due Marò; Cortese insiste:

"Quello che è successo oggi è il secondo tradimento nei confronti dei nostri ragazzi; ricordiamo che i  due Marò svolgevano il loro servizio a bordo della petroliera “Enrica Lexie”, e che i fatti a loro ascritti sarebbero avvenuti in acque internazionali, quindi fuori dalla giurisdizione dell'India".

"Oggi lo Stato Italiano - ribadisce il Segretario Nazionale -  ha tradito, per l'ennesima volta, i nostri ragazzi; torneranno in India, dopo che il loro Governo ha violato la Convenzione di Vienna impedendo al nostro Ambasciatore di lasciare il territorio indiano, e per risposta a queste minacce il Governo sacrifica la libertà dei due ragazzi. Noi di Alternativa Tricolore per primi avevamo chiesto agli italiani di boicottare le aziende ed i prodotti Indiani, continuiamo su questa linea, se il Governo dimentica e baratta i nostri ragazzi a favore dell'ambasciatore noi NO, noi non dimentichiamo e continueremo a fare il possibile per manifestare il nostro dissenso a questa decisione, chiediamo agli italiani di boicottare tutti i prodotti e le aziende indiane, non abbandoniamo Massimiliano e Salvatore".

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 22/03/2013