Sviluppo sostenibile secondo l'ONU

Vincere sfide ambientali o crescita a rischio

 

Fonte: Greenstyle.it

Accettare le sfide dell’ambiente o sarà povertà per almeno 3 miliardi di persone.A lanciare l’avvertimento è il rapporto ONU sullo Sviluppo Umano 2013 “The Rise of the South: Human Progress in a Diverse World”. I temi legati allosviluppo sostenibile sono ancora una volta al centro del dibattito internazionale riguardante le prospettive di crescita dei prossimi anni.Inquinamento e cambiamenti climatici sono solo alcune delle grandi tematiche che le economie mondiali dovranno tenere da conto se vorranno evitare il dilagare della povertà nel mondo.

Lo sviluppo sostenibile rappresenta, secondo il rapporto ONU, la chiave per impedire che la crescita futura delle economie mondiali possa arrestarsi e finire con il ridurre sotto la soglia di povertà un numero elevato di persone. Come riporta lo stesso documento:

Le sfide ambientali sono tra gli ostacoli più gravi che si frappongono allo sviluppo umano. Più a lungo è rimandato ogni intervento, più alti saranno i costi che dovranno essere sostenuti.

Intervenire affinché si eviti il congelamento del processo di sviluppo è l’avvertimento delle Nazioni Unite, che chiedono agli Stati interventi congiunti per evitare tale prospettiva:

La mancata attività di intervento nel settore ambientale ha il potenziale, in particolare per quanto riguarda i cambiamenti climatici, di fermare o persino invertire il progesso dello sviluppo umano. Il numero di persone che si trovano nell’estrema povertà aumenterà fino a oltre 3 miliardi entro il 2050 a meno che disastri ambientali non vengono prevenuti da un’azione globale coordinata.

Necessario quindi agire senza ulteriori ritardi, si legge infine nel rapporto ONU, per salvaguardare l’ambiente e l’ecosistema mondiale. Un’operazione di cui tutti i governi dovranno farsi carico:

Molta più attenzione dovrà essere mostrata per l’impatto che la società umana sta avendo sull’ambiente. I cambiamenti climatici stanno già esacerbando le sfide ambientali ricorrenti e le perdite nell’ecosistema sono vincolanti per le opportunità di sopravvivenza, specialmente per i poveri. Un ambiente pulito e sano dovrebbe essere un diritto, non un privilegio.

 

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Articolo pubblicato il 16/03/2013