Borghezio: "Dai Balcani armi illegali verso l'UE"

Nei Balcani occidentali operano due grandi reti

Con l'odierna interrogazione, l'On. Borghezio pone il problema gravissimo della crescita esponenziale dei traffici d'armi dall'area balcanica verso i Paesi dell'UE.

 

Scrive Borghezio:

 

"Il giornale di Banja Luka 'Glas Srpske', citando funzionari francesi, rispettivamente dell'ambasciata francese a Sarajevo e di quella a Belgrado, Eric Emeraux e Cyrille Baumgartner, riferisce che Le armi provenienti dai Paesi dei Balcani occidentali oggetto del commercio illegale sono almeno per un 30% destinate al mercato clandestino dei Paesi dell'Ue e in genere dell'Europa occidentale".

 

Borghezio aggiunge:

 

"Inoltre, si apprende che nei Balcani occidentali operano due grandi reti, albanese e panslava, costituite da piccoli gruppi di commercianti, attualmente indagati. Nel traffico sono coinvolte persone d'origine balcanica che scambiano le armi con droga o sigarette, mentre sono sempre più numerosi i casi di trafficanti in Bosnia, dove resta ancora una gran quantità di armi risalenti alle guerre degli anni '90. Vengono commercializzati soprattutto bazooka, lanciarazzi, kalashnikov, bombe a mano ed esplosivi".

 

Alla Commissione europea Borghezio chiede:

 

"Con quali concrete iniziative intende far fronte a questo mercato di armi illegali, soprattutto nei confronti dei Paesi con i quali l'UE ha intrapreso i negoziati di adesione?"                                                                                                

                                                                             

           

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Articolo pubblicato il 15/03/2013