La nuova vita di Fukushima

A due anni dallo tsunami e dall'incidente alla centrale nucleare, le generazioni più giovani provano a far rinascere la regione del Giappone più colpita

Fonte: NationalGeographic.it

Da molti punti di vista, Fukushima è un luogo unico al mondo. A due anni dallo tsunami e dal terribile incidente alla centrale nucleare - il peggiore degli ultimi 25 anni - gli abitanti della zona devono ancora fare i conti con gli alti livelli di radiazioni residue, l'elevato rischio di cancro e i relativi problemi economici e sanitari.

Spesso però l'ingegno umano migra là dove ce n'è più bisogno, ed ecco che Fukushima sta diventando l'avamposto di una nuova generazione di persone giovani, determinate e impegnate per far rivivere la loro regione. Nella foto, Akie Hashimoto, 28 anni, fabbricante di bambole, continua a gestire la bottega di famiglia a Koriyana, a poche decine chilometri di distanza dalla centrale nucleare di Fukushima. Non ha mai pensato di lasciare la sua città devastata dall'incidente, dove, sostiene, la sua famiglia fabbrica bambole da 18 generazioni.

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Articolo pubblicato il 13/03/2013