Skype è illegale in Francia, denunciata dall’authority

L'autorità garante delle comunicazioni ha deferito Skype alla giustizia francese. L'azienda dovrebbe essere considerata un operatore telefonico

Fonte: WebNews.it

La ARCEP (Autorité de Régulation des Communications Électroniques et des Postes), l’equivalente francese della nostra Agcom, ha chiesto ai pubblici ministeri di investigare su Skype, in seguito al mancato rispetto dell’obbligo di registrazione come operatore di telecomunicazioni elettroniche. L’authority ha chiesto più volte all’azienda estone (ora sussidiaria Microsoft) di mettersi in regola, ma senza successo. Una delle leggi in vigore in Francia obbliga gli operatori ad accettare le intercettazioni da parte delle forze dell’ordine.

Skype permette agli utenti di inviare messaggi e SMS, ma anche di effettuare chiamate telefoniche verso numeri fissi o mobili. Per questo motivo, l’autorità garante delle comunicazioni elettroniche ritiene che l’azienda sia obbligata a dichiararsi operatore di telecomunicazioni, in base alla normativa vigente in Francia, anche se non è richiesta un’approvazione amministrativa per svolgere questa attività. Dato che Skype fornisce un servizio telefonico al pubblico, deve rispettare determinati obblighi, tra cui l’instradamento delle chiamate di emergenza e l’implementazione degli strumenti necessari all’esecuzione di intercettazioni legali. Il mancato rispetto di questo obbligo costituisce un reato penale.

Il deferimento di Skype alla giustizia transalpina rappresenta una degli ultimi “attacchi” del governo francese contro le aziende che hanno rivoluzionato le comunicazioni globali. Alla fine di gennaio, un tribunale ha ordinato a Twitter di fornire l’identità degli utenti che pubblicano tweet con contenuti razzisti. Uno studio commissionato dal governo di François Hollande ha suggerito l’istituzione di una tassa Internet per tutte le aziende che collezionano dati personali degli utenti a scopo commerciale.

L’ex monopolista France Télécom ha sempre sostenuto che Skype è un concorrente sleale. Tuttavia, le normative europee non considerano Skype (e altri servizi simili) operatori di telecomunicazioni e quindi non sono obbligati a rispettare gli obblighi validi per i normali provider telefonici.

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Articolo pubblicato il 12/03/2013