Centro d'ascolto per gli imprenditori in difficoltà
Il Simbolo del Movimento

Lo propone il Consigliere regionale Angelo Burzi (PROGETT'AZIONE)

Per i piccoli imprenditori la situazione è divenuta insostenibile. Burzi (capogruppo di Progett’Azione in Consiglio regionale) esorta responsabilità e impegno per uscire dalla crisi:

“Facciamo tutto ciò che è nelle nostre possibilità. Approviamo con urgenza il bilancio regionale e istituiamo un centro d’ascolto per gli imprenditori in difficoltà”.

“Il duplice assassinio seguito dal suicidio dell’imprenditore di Perugia - prosegue Burzi - non può essere considerato soltanto un caso di follia; è anche un’ennesima dimostrazione, tragica e dolorosissima, dello stato di disagio sempre più acuto che stanno vivendo tanti piccoli imprenditori, alle prese con una situazione insostenibile".

"Mentre un certo mondo politico si gingilla nella ricerca di improbabili programmi e di ancor più fantasiose alleanze l’economia reale è allo stremo. Come persona impegnata nelle istituzioni – dichiara Angelo Burzi, capogruppo di Progett’Azione nel Consiglio regionale del Piemonte - vivo questi momenti con estrema preoccupazione. Credo che la miglior risposta che si possa fornire sia quella di un impegno serio, intelligente ed efficace, per fare in fretta tutto ciò che è nelle nostre possibilità, licenziando con urgenza provvedimenti indispensabili per contribuire a far uscire il sistema dalla crisi, a partire dall’approvazione del bilancio regionale (circa 16 miliardi di denaro pubblico) per fornire un quadro certo ai cittadini, ai lavoratori e a tutte le imprese che lavorano per la pubblica amministrazione”.

L’esponente di Progett’Azione propone inoltre, nell'ambito del bilancio regionale, di istituire un fondo per l’attivazione di un centro di ascolto per gli imprenditori in difficoltà che possa fornire, in modo totalmente anonimo e rispettoso della privacy, un supporto psicologico a chi sta attraversando situazioni di difficoltà:

“Molto spesso le  situazioni di disagio imprenditoriale –  conclude Angelo Burzi - sono vissute come un peso insopportabile: a una macchina amministrativa efficace, prima indispensabile risposta ai bisogni delle imprese, la Regione deve cercare di affiancare tutti gli strumenti utili a fornire un sostegno concreto a chi fatica a tirare avanti, a maggior ragione se non può fruire di altre forme di assistenza riservate ad altre categorie economiche e sociali”.

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 09/03/2013