Chivasso - Panico per il ripetitore Telecom di via Paleologi
Immagine di repertorio

Il Sindaco cerca di rasserenare gli animi

Chissà se venerdì scorso la rassicurante esposizione del Sindaco presso il Centro di incontro sia riuscita a rasserenare gli animi dei suoi concittadini, altamente allarmati per il problema generato dal potenziamento del ripetitore di via Paleologi ?

Chissà se, presiedendo alla riunione, il suo intento di instillare fiducia negli abitanti della zona abbia avuto esito nel fermare l’ edipemia di panico diffusasi tra gli stessi?

"Ad oggi, in letteratura medica non viene fornita alcuna correlazione fra le malattie tumorali e la diffusione di onde elettromagnetiche. Sono un oncologo non un epidemiologo ma non ho trovato dimostrazione incontrovertibile fra l’ incidenza dei tumori e le onde emesse dai ripetitori ".

Sicuramente la sensibilità sociale rispetto a questa problematica è aumentata notevolmente, ci spiega, prova ne è la tendenza ad interrare sempre più gli elettrodotti od a consigliare l’ uso delle cuffiette durante le conversazioni al cellulare; nella fattispecie, la presenza del Comune alla riunione è dimostrativa del fatto che i pervenuti timori dei cittadini avrebbero generato nella Giunta la giusta attenzione al problema.

Il Comune si sarebbe già posto ad interfaccia fra i cittadini e gli Enti coinvolti richiedendo ad Arpa di effettuare un nuovo sopralluogo ed a Telecom di calendarizzare un incontro, attendendo risposte. Nell’ attesa, tuttavia, le persone hanno paura e tendono ad attribuire i notevoli disturbi accusati ( insonnia, ansia, alterazioni del ritmo cardiaco ) nonché i casi di malattia conclamata alle onde elettromagnetiche emesse dallo sgradito ripetitore.

Non esisterebbero, secondo Libero Ciuffreda, picchi di patologie che possano attribuirsi all’ evento per cui la “messa in piedi” di un Registro Tumori -tanto decantata- non sarebbe giustificata né tantomeno fattibile in quanto esageratamente onerosa. Viene messa inoltre in evidenza la ciclopica tempistica ad ottenimento di un risultato certo dal punto di vista scientifico. Ma quanto vale la vita dell’ uomo in termini di tempo e soldi ?

La Lega Ambiente, con Domenico Cena a rappresentanza, si chiede il motivo per cui non ci si possa appellare al Principio di Precauzione (sentenziato in passato a conclusione di molte cause) con il quale ci si potrebbe opporre definitivamente al potenziamento generando, di fatto, lo stato di obsolescenza dell’ impianto stesso e, col tempo, alla sua eliminazione.

D’altro canto, aggiunge, non sarebbe stato dimostrata neppure la totale innocenza a carico del ripetitore : non c’e’ dimostrazione,cioè, che le onde elettromagnetiche da esso emesse siano sicuramente slegate dalla generazione dei problemi di salute lamentati. A tal fine, l’ intervento di Michele Scinica si concretizzava nella richiesta di effettuare ( analogamente a quanto fatto sulle polveri sottili) una verifica sul livello di inquinamento generato dalle onde, in modo da poterlo sommare, eventualmente ad altre fonti che di fatto contribuiscono all’inquinamento ambientale globale.

Utilizzare questo periodo di sospensione del potenziamento (che l’ammistratore del condominio -Roberto Carmigno- , presente in sala, precisa di aver provocato a seguito della diffida spedita per suo conto a Telecom) sarebbe utile per raccogliere più dati possibile.

In assenza di dati, la difficoltà del Sindaco, in veste di massima autorità sanitaria, nell’ emettere un’ eventuale ordinanza contro Telecom non è da sottovalutare in quanto la stessa, potendosi opporre legalmente, non troverebbe dalla controparte la presentazione – ad oggi- di dati incontrovertibili che ne attestino il danno.

 

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Articolo pubblicato il 03/03/2013