Il futuro di Ubuntu, tra PC, smartphone e tablet

Canonical ha ufficializzato il suo debutto nel mercato consumer, mostrando in anteprima le release di Ubuntu dedicate a tablet e telefonini. Riuscirà a conquistare una sostanziale fetta di mercato o sarà destinata a soddisfare solo una nicchia di utenti?

Fonte: Tuxjournal.net

Un anno fa chi l’avrebbe mai detto? Canonical, dopo aver collezionato un sacco di malcontento con versioni iniziali di Unity che davano i numeri. Oggi, però, l’interfaccia grafica di Ubuntu sembra essere molto più stabile e apprezzata anche da chi all’epoca decise di farla finita con la distro di Canonical e passare a soluzioni alternative.

Eppure Unity aveva fatto intendere a chiare lettere il vero intento dell’azienda: sbarcare nel mercato consumer, realizzando un OS dedicato non solo ai desktop ma anche a tablet, smartphone e TV.

Ed ora, la vera domanda che molti si pongono è: riuscirà Canonical nel suo intento? Ubuntu è già realtà sulla serie Nexus, e più in particolare sul Galaxy Nexus per quanto riguarda il mondo dei telefonini e sul Nexus 7 o 10 nel settore tablet.

Certo, si tratta ancora di versioni preliminari e molto probabilmente destinate a profondi cambiamenti entro la fine dell’anno, ma è già un qualcosa di tangibile. L’unica incognita rimane sempre la stessa però: per quale arcano motivo un utente Android o iOS dovrebbe abbandonare la piattaforma utilizzata per affidarsi a Ubuntu?

Quelli di Canonical parlano di produttività globale, ragionamento che senza ombra di dubbio terrebbe nel caso in cui molti di quegli stessi utenti Andoid o iOS (anche se per questi ultimi ci sembra un po’ difficile) utilizzassero già Ubuntu sui loro PC.

Resta dunque da vedere come si evolverà la situazione. L’unica certezza è che un approccio del genere è del tutto nuovo nel mondo dell’Open Source. Un approccio in pieno stile Apple o Microsoft, che mira a trasformare un sistema operativo in un vero e proprio stile di vita.

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Articolo pubblicato il 27/02/2013