Presidio di Azione Studentesca nel ricordo dei Martiri delle Foibe

Contestazione a mostra negazionista dell'ANPI

Questo pomeriggio (10 febbraio 2013) circa un'ottantina di studenti e abitanti del quartiere sono scesi in piazza con Azione Studentesca. Scopo del presidio era manifestare contro una mostra, organizzata dall'ANPI,  dai contenuti storici risibili e di chiara matrice negazionista, tanto che sull'evento ufficiale di Facebook spuntano collegamenti e rimandi a siti web negazionisti. 

 

I ragazzi di Azione Studentesca hanno esposto due striscioni: "La verità non s'infoiba!" e "10 febbraio li avete uccisi ancora!". I manifestanti hanno tenuto un minuto di silenzio in ricordo dei martiri delle foibe, a seguito del quale hanno riprodotto numerose canzoni trattanti il dramma degli italiani d'Istria, Fiume e Dalmazia; in conclusione i manifestanti hanno raggiunto piazzale Nazario Sauro, violando il divieto imposto dalla Questura, e hanno raggiunto la mostra organizzata dall'ANPI. 

 

“Questa manifestazione – spiega Enrico Forzese, Responsabile Provinciale di Azione Studentesca – è nata come immediata e pronta risposta a chi esalta pubblicamente e senza pudore la propria ignoranza, pure oggi che è il dieci febbraio, giorno del ricordo dei martiri delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata.”.

 

“Giusto due giorni fa è stata distrutta la lapide commemorativa dei martiri delle foibe – continua Forzese - in corso Cincinnato; questi gesti vili e senza onore sono il risultato di una campagna negazionista troppo spesso tollerata dalle istituzioni e della scarsa visibilità, scolastica e televisiva, data al dramma di quei trecentocinquanta mila italiani che dovettero scappare dai massacri degli slavi, che uccisero molte decine di migliaia di italiani, colpevoli per l'appunto di esser tali e di non voler accettare il dominio slavo sulle proprie terre. Oggi noi siamo qui anche per rendere onore a chi difese a costo della vita la propria italianità, a chi non ha voluto accettare il dominio slavo su terre italiane.".

 

"E' vergognoso che l'ANPI si arroghi il diritto di offendere la dignità di così tanti morti - continua Forzese - è intollerabile che si possa così liberamente profanare la memoria di chi ha pagato con la vita la propria italianità, a chi è morto per mano dei partigiani comunisti di Tito. Forse, in questo giorno, sarebbe stato molto più dignitoso il loro silenzio, che quest'indegna manifestazione di ignoranza e stupidità.”. 

 

“Nonostante tutto – conclude Forzese – noi siamo qui, oggi, a portare la nostra solidarietà a tutti gli esuli e ai loro parenti, perché la nostra Città non li ha mai dimenticati. Siamo qui a porgere omaggio a quegli eroi che si sono sacrificati per difendere l'italianità di quelle terre.”.

 

Tutto questo, ancora una volta, per dimostrare che la Storia vera, quella con la S maiuscola, non si può cancellare e la memoria di quei drammi resterà per sempre nel cuore di tutti i veri italiani. Alla manifestazione hanno partecipato anche il consiglieri regionale Augusta Montaruli e il consigliere comunale Maurizio Marrone, entrambi di Fratelli d'Italia.

 

 

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Articolo pubblicato il 11/02/2013