Gabe Newell svela le sue idee su PC, giochi e Apple

Secondo il boss della Valve la cultura del "salotto" è sempre più vicina ai personal computer

Fonte: HWJournal.net

Al DICE Summit 2013, Gabe Newell, patron di Valve in un keynote durato 30 minuti ha svelato alcune interessanti ideologie di Valve, concentrandosi in particolare su due punti chiave: lo spostamento verso il salotto dell’ecosistema PC e l’incremento dello scambio di beni digitali e servizi nel settore dei videogiochi.

L’idea del PC sempre più vicino al salotto è storia vecchia in Valve. Non per nulla è stato rilasciato il Big Picture mode per Steam, che permette di riprodurre i contenuti di Steam su TV anche utilizzando un controller diverso dai classici tastiera e mouse. A questo è seguito lo Steam Box, una vera e propria console Steam, che cerca di portare una grossa porzione dell’ecosistema PC in salotto.

Nel suo keynote, Newell ha detto che uno dei maggiori problemi della piattaforma PC è il metodo di input. Comparando il PC con la Wii e l’iPad, Newell ha fatto notare come il metodo di input di questo (tastiera e mouse) offra ben poco spazio per l’innovazione. La forza del PC, invece, è la sua multimedialità, i servizi online come Hulu e le piattaforme di social networking come Facebook e Twitter, oltre ad essere un’ottima piattaforma per le innovazioni, in particolar modo per quanto riguarda i videogiochi.

Newell ha commentato anche il modello di pagamento free-to-play, già utilizzato da Valve per Team Fortress 2 e, più di recente, anche per Dota 2. Con questo modello di pagamento, Valve ha incrementato di dieci volte i propri utenti e di tre volte gli incassi. Gabe crede inoltre che il gaming debba focalizzarsi maggiormente sui contenuti generate dagli utenti, e che il Cloud potrà giocare un suo ruolo importante nel futuro dei giochi, ma non come core architecture per portare i giochi agli utenti, anche perché il Cloud gaming richiede una bandwidth che pochi utenti possono vantare.

Per quanto riguarda la recente passione per Linux, Newell la vede come un modo per l’industria di “uscire dalla prigione” in modo gratuito, con chiaro riferimento alla chiusura delle piattaforme Microsoft e Apple. A proposito di quest’ultima, Newell afferma che è un’azienda da tenere d’occhio perché ha già intrapreso una sua naturale fase di avvicinamento al salotto di casa. E voi, cosa ne pensate del “Newell-pensiero”?

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Articolo pubblicato il 11/02/2013