"Incentivare in Europa l'assunzione di personale "in loco"
Foto di repertorio

Lo indica il Parlamentare europeo Mario Borghezio (Lega Nord)

L'on. Borghezio con interrogazione alla Commissione europea rileva:

 "La pratica del personale 'in affitto' a cui ricorrono imprese europee e agenzie interinali, che consiste nel distaccare presso altre Nazioni UE personale, rischia di creare discriminazioni nei confronti dei lavoratori locali. La convenienza di tali operazioni è dovuta al fatto che, mentre la paga del lavoratore è tutelata, dovendo essere parificata a quella del Paese ospitante, le prestazioni fiscali e previdenziali vengono versate nel Paese di provenienza del lavoratore. Questo può creare però gravi squilibri nelle casse della previdenza sociale del Paese ospitante, oltre alla discriminazione dei lavoratori del Paese dove la prestazione viene svolta, che si vedono rimpiazzati da lavoratori europei grazie alle economie a danno del fisco e della previdenza sociale dovuta alle diverse tassazioni vigenti".

Sul tema Borghezio rivolge i seguenti quesiti: 

 

"La Commissione europea intende proporre, a tal proposito, un sistema correttivo per le problematiche legate ai contributi previdenziali dei lavoratori "in affitto"?

 

Ed ancora:

 

"La Commissione, pur nell'ottica della tutela della mobilità del lavoro, intende incentivare le aziende ad assumere personale in loco anche per tutelare il sistema previdenziale delle Nazioni"?

 

 

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Articolo pubblicato il 08/02/2013