Dopo il monito rivolto all'UE da parte del capo del governo turco Recep Tayyip Erdogan rivelato dalla stampa turca con il quale Erdogan sostiene di porre fine alle trattative di adesione all'Ue e di cercare possibili alternative, ovvero aderire al Patto di Shangai (organizzazione di cooperazione intergovernativa fra Russia, Cina, Kazakistan, Tagikistan, Uzbekistan e Kirghizistan) se i negoziati di adesione non vengono accelerati,  (su 35 capitoli negoziali, ne sono stati 13 e uno solo è stato chiuso), l'On. Borghezio nella sua interrogazione alla Commissione, oltre a far notare questa affermazione, pone l'accento anche su un altro aspetto:

"Secondo un sondaggio dell'Università del Bosforo, i turchi che hanno un'opinione positiva dell'Ue oggi sono il 47,1% contro il 73% nel 2003. Il 46% contro il 70% ritiene ora che la Turchia faccia parte dell'Europa, e il 64% teme che una ipotetica adesione vada a scapito dei valori religiosi del paese (contro il 54% 12 anni fa). Nel 2003 il 74% avrebbe votato 'si' a un possibile referendum sull'adesione. Oggi c'e' ancora una maggioranza, ma ridotta al 51%. E solo il 14% dei turchi pensa che in caso di adesione potrebbe trasferirsi in un altro paese Ue.

Anche alcuni Stati membri dell'UE hanno dimostrato scetticismo nei confronti dell'adesione della Turchia all'UE".

Borghezio chiede quindi alla Commissione:

"Come si intende reagire all'ennesima esternazione del Premier Erdogan", "di specificare quali sono i 13 capitoli negoziali aperti e qual è l'unico capitolo negoziale chiuso con la Turchia".

Riferendosi ai sondaggi:

"La Commissione Europea non ritiene sia legittimo rispettare sia l'opinione dei cittadini turchi da una parte sia quella degli Stati membri dall'altra e non forzare quindi la mano su una questione che ormai pare non interessi più neppure ai turchi in primis".