Storia ed esperienze all’Ospedale Evangelico Valdese di Torino
La struttura cittadina

Frammenti di (stra)ordinaria sanità pubblica

Da oggi si può  scrivere la propria esperienza, vissuta all'Ospedale Evangelico Valdese e inviarla a

nacitafiur@gmail.com

Al fine di dare un minimo di organicità alle esperienze si prega di:

1. premettere una breve frase, o citazione che sia una  perla di saggezza che si vuole donare ai lettori.

2. scrivere la propria esperienza senza dilungarsi eccessivamente

3. scrivere nome, cognome e indicare se vuole che siano pubblicati o se vuole che vengano citate solo le iniziali. (In caso di mancata indicazione verranno indicati per intero)
 

Non si pubblicheranno esperienze anonime.

Nel sottoscrivere l'autorizzazione, indicare:
 

"Con la presente concedo a Nacita Fiur l'autorizzazione a pubblicare il mio contributo intitolato provvisoriamente ...... in forma di articolo, libro o in formato elettronico su supporto magnetico o su web. In fede. DATA E FIRMA"

Grazie e buon lavoro, a disposizione per qualsiasi chiarimento
                                                       

                                                                                                       Nacita Fiur

 

Inizia così l'intento di collaborazione di Civico20News con chi si occupa di tener vivo nel cuore e nel pensiero l'importante traccia che ha lasciato l'Ospedale Valdese nella storia sanitaria cittadina, ma non soltanto.

Abbiamo accolto questo invito a pubblicare le esperienze vissute, secondo le indicazioni di Nacita Fiur, sapendo di compiere un atto di riconoscimento al merito operativo dello Staff del Valdese che in tanti anni di attività ha ridonato ai malati il sorriso e la vita.

Non desideriamo ricordare polemicamente i fatti che hanno portato all'attuale situazione per non creare alcuna nube, anche se non possiamo tacere il nostro disappunto nell'aver dovuto assistere alla chiusura o alla ridestinazione d'uso di una struttura che tutta la nazione, e non soltanto, ci ha sempre invidiato.

Nello sport si dice che la formazione che vince non si cambia, in altri settori invece pare che i meriti non conservino la posizione conquistata con sacrificio e professionalità.

Ecco perchè è giusto ricordare con le testimonianze vere, quelle cioè vissute da pazienti e addetti ai lavori: anche se nessuno dovrà credersi depositario della verità assoluta, avrà almeno la possibilità di raccontare la sua esperienza condivisa con coloro che hanno trovato al Valdese il conforto e la volontà di continuare.

 

                                                                                                        Massimo Calleri

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Articolo pubblicato il 07/02/2013