Cina, svolta alla Foxconn:nasce il primo "vero" sindacato

Un milione e 200 mila tute blu potranno eleggere la rappresentanza nella fabbrica che lavora per Apple

Fonte: Corriere.it

La Foxconn, la gigantesca fabbrica di proprietà taiwanese che produce in Cina per conto della Apple, ha deciso di concedere ai suoi operai un libero voto per eleggere rappresentanti sindacali. Alle elezioni potranno partecipare un milione e duecentomila tute blu cinesi. Si tratta di una svolta evidentemente concordata con il governo di Pechino. Fonti del gruppo di Taiwan hanno detto al Financial Times (che ha lanciato la notizia in esclusiva questa mattina) che il voto non vedrà il coinvolgimento del management.

SCONTRI E SCIOPERI - La svolta arriva dopo una lunga stagione di incidenti negli impianti Foxconn dove si assemblano iPhone, iPad e computer. Ci sono stati scontri, scioperi, suicidi in serie di operai in segno di estrema disperazione per le condizioni di lavoro. La proprietà ha cercato di mettere tutto a tacere con aumenti di salario che hanno fatto salire il costo del lavoro. A Pechino la leadership del partito si è preoccupata che la situazione potesse sfuggire di mano e allargarsi a macchia d'olio.

RAPPRESENTANZA AUTONOMA - Il sindacato è già presente nelle fabbriche cinesi, ma si tratta di un organismo che in realtà è un braccio delle autorità e lavora di concerto con il management. Invece alla Foxconn la nuova rappresentanza, composta da almeno 18 mila consigli di fabbrica, dovrebbe essere autonoma. E soprattutto dovrebbe per la prima volta essere costituita soprattutto da operai delle catene di montaggio.

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Articolo pubblicato il 04/02/2013