Un paese muore senza il credito

Un nuovo intreccio tra banche, cittadini e notai

La tavola rotonda

Il Il 22 gennaio si è tenuta, alla presenza di un gran numero di persone che hanno assistito al dibattito, la prima uscita pubblica del comitato “Il Notaio che cambia” con una tavola rotonda al Circolo della Stampa di Torino, alle ore 18, cui hanno partecipato, oltre al coordinatore del comitato Remo Bassetti, l'ex presidente della camera Luciano Violante, l'ex presidente della Regione Piemonte Enzo Ghigo, l'economista Giuseppe Berta, i neocandidati elettorali di Sel e Lista Monti, Giorgio Airaudo e Andrea Olivero, la presidente regionale dell'Unione Consumatori Patrizia Polliotto (nella foto), già membro del CDG della CCompagnia di San Paolo e di molte altre importantissime società italiane leader di settore quali Biancamano SPA (quotata in borsa nel segmento Star di Piazza Affari), F.S.U. (Capogruppo di Iren Spa), Icarus, tanto per citarne alcune.  

Il comitato “Notaio che cambia”.

Il punto di partenza della discussione è stata la proposta del “Notaio che cambia” di fare dedel notaio una sorta di “tutor” dei cittadini e delle imprese nei loro rapporti di finanziamento con le banche in un contesto che orienti i poteri pubblici a una maggiore pressione nei confronti degli istituti di credito.

Sul sito www.notaiochecambia.it si possono leggere altre suggestioni che questa giovane associazione intende lanciare nel dibattito pubblico: inclusa una svolta nei rapporti tra cittadini e imprese in difficoltà economica, da una parte, e Stato, dall'altra, in quella che viene definita la “guerra civile fiscale” e una serie di alleggerimenti dello Stato da indagini e accertamenti di vario genere.

Indubbia una certa distanza da posizioni di natura corporativa e conservatrice attribuite da sempre all'ordine notarile. Il fondatore ideatore del comitato, Remo Bassetti, napoletano che esercita la professione a Torino, è anche saggista, romanziere ed è stato fondatore e direttore della rivista culturale “Giudizio Universale”.


       

 

       

 

       

 

 

 

 

                                         

 

                   

 

 

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Articolo pubblicato il 23/01/2013