Francia: anche i provider sono in lotta contro Google

Gli ISP francesi, sentendosi sempre piu' minacciati dalla presenza di Google nel web, trovano la forza e decidono di chiedere al motore di ricerca risarcimenti per l'utilizzo delle loro infrastrutture di rete

Fonte: HWFiles.it

Sembra che la protesta in ballo ormai da mesi che coinvolge i provider francesi contrapposti a Google non sia ancora finita. Negli ultimi giorni l'azienda di telecomunicazioni francese Orange sembra stia avanzando con le trattative. Il motivo della discordia è la denuncia, da parte dei media francesi, di un elevata percentuale di utilizzo da parte di servizi Google della banda messa a disposizione dai provider ai loro clienti: Orange avrebbe indicato che circa il 50% della banda fornita ai propri numerosi clienti sarebbe veicolata su siti riconducibili a Google.

L'amministratore delegato della compagnia Orange, Stephane Richard, sostiene che le richieste fatte siano lecite in quanto dovrebbe essere ormai doveroso per Google il pagamento di una tassa, giustificata dalle ingenti risorse in termini di banda che vengono quotidianamente utilizzate dai propri servizi.

“Le entrate pubblicitarie dei media online sono stagnanti e in molti casi si stanno riducendo. Chi deve mettere un annuncio preferisce pagare il motore di ricerca, che dispone di un’offerta molto più specifica per ogni tipo di internauta, più che rivolgersi direttamente ai media”, rilascia Nathalie Collin, grande figura alla guida dell’Ipg, una delle piu' grandi associazioni di stampa d’informazione politica e generalista. Secondo le stime di Ipg, infatti, Google marcerebbe di gran lunga sugli utili dei fatturati pubblicitari francesi: 1,2 miliardi di euro, con una stima dai 40 ai 50 euro a visitatore all'anno. Hollande, il presidente del governo in Francia, si mostra preoccupato della situazione e spinge Google a trovare un compromesso entro fine anno, altrimenti ci penserà il governo a limitare i campi con una tassa ad hoc.

Non è un caso isolato quello della Francia che anche in questa occasione si è vista appoggiata sia da Italia che Germania. Google si sta sempre piu' espandendo nel traffico web europeo ed è sempre piu' visto come una minaccia dalle compagnie media. T-Mobile, azienda tedesca, aveva già avanzato nello scorso 2010 la richiesta di far pagare ai siti con traffico più rilevante per ottenere un servizio di qualità superiore nella navigazione su dispositivi mobile. Ancora tutt'oggi il progetto di legge avanzato attende d'essere approvato in Parlamento.

Gli editori dei giornali francesi  hanno dunque trovato la forza di minacciare la grande G, mentre i siti d'informazione piu' piccoli decidono di estromettersi al reclamo, acconsentendo se mai a un'imposta sull'utile. Un grande passo che potrebbe costare ai media francesi, se la legge dovesse passare, l'esclusione dai risultati delle ricerche effettuate su Google con dirette conseguenze sul traffico.

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Articolo pubblicato il 23/01/2013