Dolceamaro
La famiglia

Peppe il matto e Gianni Rinco

Vedi Gianni: La cosa più bella che la famiglia ha, sono i figli, per una mamma allattare un bimbo, tenerlo sulle ginocchia e fargli le coccole è una immensa felicità. Tutte le sue attenzioni sono rivolte a lui, questo vale anche per il papà. Si potrebbe dire che i genitori vivono solo per i figli.

Da quando i bimbi nascono, i genitori li guardano con occhi sbarrati, perché finalmente hanno degli eredi a cui trasmettere tutto il loro affetto, ed anche le cose materiali che riescono a possedere nel’arco della vita

Come un faro che nella notte illumina con un fascio di luce un punto focale, e tutto il resto è buio, così i genitori puntano il faro sui propri figli che per loro sono tutto, li vogliono più belli più intelligenti e che abbiano più cose rispetto agli altri bambini, per loro sono disposti a fare grandi sacrifici. Pensano già a quando saranno grandi,a quando si sposeranno ed avranno dei bambini, si vedono già nonni con i nipotini sulle ginocchia, e fanno per loro grandi progetti.

Gianni: Hai descritto veramente un bel quadretto di gente felici, non vedo cosa più bella.

Vedi Gianni: I figli in un batter d’occhio possono distruggere il bel quadretto, e non solo essi stessi proprio perché sono tanto amati: i genitori non reggono al fatto di poterli perdere. I bimbi crescono diventano grandicelli alla sera escono e i genitori non dormono, pensano cosa fanno dove vanno, consci dei pericoli della vita notturna, finchè non rientrano vivono in uno stato di inquitudine e di ansia nel cuore.

Ma la legge della natura e dura, tutto ciò che nasce muore, e non si sa quando questo avviene, non c’è una età per morire si può morire a qualsiasi età. E poi nel’era moderna i pericoli rispetto ai secoli scorsi si sono moltiplicati, pensa alla droga, agli incidenti stradali, e a molti altri fattori che sono in agguato.

Per un genitore la perdita di un figlio è sconvolgente, si può impazzire di dolore, il dolore può distruggere la famiglia anche quando ci sono altri figli, ed è un dolore che non si affievolisce con il passare degli anni, un dolore così grande che il mondo intero non riesce a contenere.

Vedi Gianni: Se guardi i telegiornali specialmente il sabato sera, vedi tante famiglie distrutte, e nessuno può alleviare il dolore di questi sfortunati genitori, un dolore che a volte porta al suicidio. Non so se la gioia che hanno dato quando erano bambini, può compensare tanta apprensione, e tanto possibile dolore.

E poi i figli non sono più il bastone della vecchiaia, i genitori li fanno studiare, vogliono che diventano degli ingegneri, dei medici, dei ricercatori e così via, per cui molte volte lavorano a migliaia di chilometri e i genitori ormai vecchi rimangono da soli, vedendoli se tutto va bene una volta all’anno, tutto questo e molto triste. E poi ancora, i figli di oggi, quando si sposano, presi come sono dalle necessitudini della vita non hanno il tempo ne la voglia di accudire i genitori vecchi, (salvo poche eccezioni) per cui se le condizioni economiche lo permettono, al massimo mettono loro una badante, e vanno a trovarli al massimo una volta ogni tantocome vedi non sono più il bastone della vecchiaia.

Egoisticamente parlando non so se avere dei figli al giorno d’oggi sia ancora un buon investimento.

Ma non basta: Io penso che i figli, i nipoti, i pronipoti, sui quali viene proiettato il fascio di luce e sui quali viene focalizzato tutto l’affetto e l’amore da parte dei genitori e dei nonni, si rivelano deleteri per la società, in quanto il cono di luce affettiva proiettata in forma piramidale sui propri eredi illumina solo loro, e tutto il resto intorno è buio. Per cui per la famiglia la società non esiste o esiste in modo molto secondario.

Per cui la nostra società è formata da tante piccole società, ogni una fine a se stessa, che sono le famiglie.

Ognuna di questa miriade di piccole società familiari cerca con ogni mezzo di arraffare e immagazzinare quanta più ricchezza le e possibile, per poi lasciarla in eredità ai propri eredi.

Poche sono le famiglie(intelligenti furbe o senza scrupoli) che riescono a immagazzinare molte ricchezze, a danno della società nel suo complesso sociale, ragion per cui "la media del pollo va a farsi friggere"

E ancora gli eredi delle ricchezze, nel’arco della loro vita riescono a quintuplicarle come minimo, per cui le voragini di ricchezze diventano irrimediabilmente sempre più enormi (di fatto l’ottanta per cento delle ricchezze del nostro paese è in mano a poche famiglie) impoverendo così lo stato sociale del paese, ignorando persino l’articolo due della costituzione, in cui si RICHIEDE L’ADEMPIMENTO DEI DOVERI INDEROGABILI DI SOLIDARIETA’ POLITICA ECONOMICA E SOCIALE. Ma a loro dello stato sociale del paese non gliene frega nulla. Loro pensano a diventare sempre più potenti, e di fatto i ricchi diventano sempre più ricchi, e i poveri sempre più numerosi e più poveri.

Nella loro aberrante rincorsa al potere, le famiglie dei potenti, riescono a distruggere anche il ceto medio della società, aumentando così il numero dei poveri. Ma dimenticano o non hanno il tempo di leggere i libri di storia, in cui e ben evidente che TUTTE LE RIVULUZIONI sono nate con queste premesse: RICCHEZZA PER POCHI E FAME PER TANTI. Questo sarebbe un vero disastro per il nostro paese, poiché dopo ogni rivoluzione si sono succeduti tempi molto tristi per il popolo; difendiamo quindi con ogni mezzo la nostra democrazia aiutandola a correggere queste iniquità.

Hai capito, caro Gianni, quali sono i pericoli a cui andiamo incontro se non modifichiamo almeno in parte questo stato di cose?

Si caro Beppe, però nessuno ci può fare niente se le cose sono così come sono. Oppure pensi nella tua megalomania che le cose potrebbero cambiare, magari con l’apporto di una tua idea geniale.

CONTINUA !!!! dopo forse

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Articolo pubblicato il 20/01/2013