Magdi Cristiano Allam, presidente del movimento politico Io amo l’Italia ed europarlamentare del gruppo Eld (Europa della Libertà e della Democrazia) al Parlamento europeo, candidato alle prossime elezioni politiche del 2013 alla presidenza del Consiglio, annuncia che impugnerà di fronte alle competenti autorità giurisdizionali italiane ed internazionali Il decreto con cui il Presidente della Repubblica si accinge a convocare i comizi elettorali per le giornate del 24 e 25 febbraio 2013.

Nel merito, l’on. Allam ha dichiarato:

“Denuncio la frustrazione del diritto costituzionalmente garantito dei cittadini di partecipare alle elezioni politiche che si realizza nel momento in cui il termine di legge di 180 giorni per la raccolta delle firme viene compresso a poche settimane, comportando un'ingiusta discriminazione a danno dei nuovi movimenti non rappresentati in Parlamento ed impedendo di fatto il rinnovamento da più parti auspicato della classe politica.”

Tale diritto risulta quasi del tutto vanificato dal ritardo, assolutamente intollerabile in un regime democratico di una moderna nazione occidentale, con cui il Ministero dell'Interno ha comunicato la nuova ripartizione dei seggi elettorali sulla base del censimento della popolazione italiana condotto nel 2011.

Al Senato aumentano i numeri in Lombardia, Emilia Romagna e Lazio, mentre diminuiscono in Campania, Sicilia e Sardegna. Alla Camera, aumentano i seggi di Lombardia 2 e Lombardia 3, del Trentino Alto Adige e del Veneto 1, dell'Emilia Romagna e delle due circoscrizioni del Lazio, mentre si abbassano nella prima del Piemonte ed in Liguria, in Campania, in Sicilia e la Sardegna.

Il ritardo nella comunicazione di queste modifiche scompagina il lavoro fatto finora per la raccolta di candidature e firme, comprimendo ancor di più i già ridottissimi tempi a disposizione.