Alfa Teatro - Grande festa di Capodanno

Come chiudere l'anno in allegria

 

Inizio serata alle ore 20.30 con Aperitivo di benvenuto con stuzzichini

Ore 21.30 spettacolo comico con i cabarettisti di Cabaret Live Tv, il mago Valley, le girl dell’Alfa Balett e molto altro ancora

Ore 00.00 Brindisi di mezzanotte con dolciumi tradizionali

Gran lotteria e poi...

MUSICA TUTTA LA NOTTE

Con Dj MAKG

 

tutto compreso € 60,00 ( quattro persone € 50,00 cad.) 

Ragazzi fino a 12 anni -50%

 

LO SPETTACOLO DI CAPODANNO

TUTTI A BORDO CHE SI RIDE!!!

Immediatezza, praticità, improvvisazione, creazione, capacità di tenere la scena sono le innovazioni di questo genere teatrale, genere che contrappose la propria esperienza a quella del teatro accademico, ponendo l'accento sulla creatività dell'attore, sul teatro inteso come luogo di comunione tra gli interpreti ed il pubblico, sul corpo come mezzo espressivo, sulla satira come elemento di attinenza alla contemporaneità, verso la quale spesso (ma non sempre) il varietà mantenne un atteggiamento pur leggero ma aspramente critico.

Il nostro spettacolo è un varietà, con attori cabarettisti moderni, battute classiche, balletto, illusionismo, musica dal vivo e finale in passerella…

Se Sali a bordo, parti ridendo, parola di Vito Garofalo

NOTE STORICHE: Il teatro di varietà, o teatro di arte varia, o, più comunemente, varietà, o anche variété nella declinazione francese, è un genere di spettacolo teatrale di carattere leggero nato alla fine del XIX secolo a Napoli come imitazione del Cafè-chantant francese. Il successo di attori come Petrolini, Totò e Viviani, a ben vedere, fu sempre decretato nel momento in cui venivano definiti grandi attori e non, come poteva accadere per i colleghi del teatro drammatico, di interpreti: nel momento in cui gli artisti del varietà interpretavano le loro stesse scritture, senza cimentarsi nei lavori dei drammaturghi, l'unica definizione che poteva riassumere le loro capacità era quella di attore. C'è da sottolineare che, nei primi anni del Novecento, ferveva il dibattito sulla figura dell'attore ad opera di critici, studiosi e letterati come Silvio D'Amico e Luigi Pirandello: mentre Pirandello si dichiarava ostile all'arte drammatica, poiché questa tradiva sostanzialmente sia il testo che la "vita" di un personaggio, D'Amico sosteneva che al grande attore mancava la spontaneità e la capacità di improvvisazione dell'attore di varietà, facendo bene attenzione a non fare però richiami alla Commedia dell'Arte.

È pur vero che non tutti i risultati generati dal varietà sono stati interessanti e di medesimo valore, ma bisogna riconoscere in questo genere di essere sempre stato all'avanguardia se non nella concezione, almeno in alcuni mezzi espressivi così come nell'azione per e con lo spettatore da parte dell'attore, che utilizzando il pubblico come primo elemento, modificandosi e plasmando la propria interpretazione a seconda delle esigenze, non rispecchiando ma trasfigurando e contraddicendo il mondo in opposizione a ciò che il teatro borghese metteva in scena, non lasciava fermare il fruitore al solo prodotto finito ma gli consentiva di riconoscerne le varie componenti strutturali, negli agenti e nei mezzi, che ne differenziano i risultati e che quindi lo valorizzano nella poliedricità.

 

 

Il trasformista Leopoldo Fregoli.

Non a caso sia le avanguardie storiche come il futurismo sia alcuni grandi protagonisti della storia dello spettacolo internazionale come Gordon Craig hanno subito l'influsso ed il fascino della comicità proposta al largo dei circuiti dei teatri di velluto.

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Articolo pubblicato il 27/12/2012