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L'Aula del Consiglio Regionale del Piemonte

Si avvia alla conclusione un anno difficile ma comunque produttivo

Cattaneo, l’impegno del Consiglio per la spending review

 

“Fin dall’inizio della IX legislatura, prima che la “spending review” diventasse una parola di moda, il Consiglio regionale ha compreso le esigenze di contenimento delle spese raggiungendo una somma di risparmi di oltre 16 milioni di euro”.

 

Così è intervenuto in Aula il Presidente del Consiglio regionale, Valerio Cattaneo, ricordando il lungo percorso di auto-riforma attuato dall’Ente per la riduzione delle spese e la revisione della normativa a cui ha contribuito il lavoro del Tavolo di concertazione, istituito nel luglio scorso.

 

L’emergenza economico-finanziaria ha poi indotto la Conferenza dei presidenti di Regione a richiedere al governo una regolamentazione uniforme, in termini di parametri, per rendere omogenei i trattamenti economici dei consiglieri e le risorse destinate alla gestione dei Consigli e dei Gruppi.

 

Sulla base di questo lavoro istruttorio, il Tavolo di concertazione ha prodotto le proposte oggi all’esame dell’Aula, che coniugano al contenimento dei costi della politica, tramite le indennità dei consiglieri e i funzionamenti dei Gruppi, anche la componente della trasparenza mediante l’anagrafe degli eletti.

 

I provvedimenti approvati finora hanno ridotto i costi dell’Assemblea legislativa piemontese con un bilancio passato da oltre 80 milioni di euro all’inizio della legislatura agli attuali 60 milioni. Una cifra che sarà ridotta di ulteriori 4 milioni circa dopo l’approvazione delle norme oggi in discussione.

 

“E’ inoltre mia convinzione – ha concluso il Presidente – che nel rispetto dei ruoli e delle forme che la legge ha assegnato a ogni organo dello Stato si potrà ritrovare la legittimità dei comportamenti dei singoli e delle Istituzioni, contribuendo a rasserenare il clima, indubbiamente difficile, che si è venuto a creare in queste ultime settimane anche all’interno del Consiglio regionale”.

  

Tagli ai costi della politica in Consiglio


Si è svolta nell’Aula di Palazzo Lascaris la discussione generale sulla proposta di legge, primo firmatario Valerio Cattaneo, che prevede norme di riorganizzazione della Regione per la riduzione dei costi e la trasparenza, completando un percorso di auto-riforma avviato fin dall’inizio della legislatura. 
 
“Quella di oggi è una tappa conclusiva di un ampio percorso iniziato da questo Consiglio regionale due anni fa – ha dichiarato il capogruppo del Pdl Luca Pedrale - peccato che si concluda nel momento in cui il Consiglio è coinvolto in alcune vicende giudiziarie che spero finiscano nel modo migliore”.
 
Una posizione condivisa dal secondo relatore di maggioranza Michele Giovine (Pensionati), che ha affermato:
 “Con questo provvedimento si dà piena attuazione al decreto legge del governo. Fra i tagli è stata diminuita del 50% l’indennità di fine mandato e  si sono già fatti parecchi passi in avanti nella complessiva  riduzione dei costi dell’amministrazione”.
 
Un concetto confermato anche dal relatore di minoranza Davide Bono (M5S):
 
“La riduzione dei costi non risolverà i problemi del Paese ma è un segno di maggiore vicinanza alla popolazione portare a un livello più consono gli stipendi dei politici”. 
 
“Il Pd ha creduto fin dall’inizio che il provvedimento dovesse essere assunto non tanto per obbligo ma perché è giusto, di fronte ai tempi duri, fare un ulteriore sforzo nel ridurre i costi, il trattamento economico dei consiglieri e rendere trasparente l’utilizzo delle risorse pubbliche dei gruppi - ha precisato il presidente del Pd Aldo Reschigna - e siamo convinti che questo atteggiamento possa riavvicinare la politica alla comunità piemontese”. 
 
Una posizione critica è invece stata assunta da Progett’Azione, il cui presidente Angelo Burzi è convinto che:
 
“Per mezzo del tema dei costi della politica si sta attaccando il regionalismo e si stanno accettando le pressioni dei governi, che senza riforme non danno risorse”.
 
Analogamente la consigliera Carla Spagnuolo (Pdl) ritiene che si sia accettato un ricatto e che le Regioni siano al centro di un attacco, perdendo autonomia e potere. 
 
“Ho la sensazione che ci sia la volontà di abdicare il ruolo del Consiglio regionale non si capisce a favore di chi - ha concluso Antonello Angeleri (Lega Nord) - mentre dobbiamo difendere la dignità del Parlamento subalpino”. 
 
Sono intervenuti anche i consiglieri Giovanni Negro (Udc) e Andrea Buquicchio (Idv).
 
Votata la relazione della Commissione d’inchiesta urbanistica

 

In conclusione di seduta l’Aula ha votato favorevolmente all’unanimità dei votanti la presa d’atto della relazione sui lavori appena conclusi della Commissione d’inchiesta urbanistica.

 

 

Il Presidente della Commissione Andrea Buquicchio ha illustrato la relazione affermando che la Commissione ha utilmente costituito un forum per analizzare la situazione urbanistica del Piemonte.

 

 

Parere favorevole alla relazione e all’esito dei lavori sono stati espressi anche dal vicepresidente della Giunta Ugo Cavallera e dai vicepresidenti della Commissione Daniele Cantore e Gianna Pentenero.







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Articolo pubblicato il 22/12/2012