Bilancio Comune di Torino
Palazzo Civico

Marrone (Pdl): "Se cade il Governo sfuma escamotage per evitare sforamento dal patto di stabilità"

"La variazione di Bilancio del Comune di Torino, che il centrosinistra intende portare in Sala Rossa la prossima settimana, è solo un gioco delle tre carte: l'unica nuova corposa entrata è la cessione del patrimonio immobiliare, verosimilmente alla società di cartolarizzazione della Città dopo le numerose gare andate deserte, soluzione peraltro che il PdL aveva già proposto alla Giunta in sede di approvazione del previsionale 2012, ma si tratta comunque di una somma modesta rispetto al profondo rosso delle casse comunali. Ma sappiamo tutti che il tasto dolente sta nei tempi di incasso dalla dismissione delle società municipalizzate, ormai degenerate in saldi di fine stagione. Ma le tensioni romane potrebbero far saltare i piani del Sindaco Fassino".

Lo annuncia Maurizio Marrone, Capogruppo del PdL in Comune di Torino, che spiega:

"E' risaputo che Fassino sta tentando di emendare la legge di Stabilità per inserire la deroga sul rispetto del Patto per i comuni che stiano dismettendo le proprie partecipate, secondo il modello consolidato della legge ad personam tanto criticato durante lo scorso governo da una sinistra che ora non ne disdegna l'utilizzo. Ma la crisi di Governo che rischia di far cadere Monti proprio sulla manovra potrebbe "rompere il giocattolo", faticosamente confezionato dal Sindaco Fassino per coprire decenni di amministrazione disastrosa da parte di un centrosinistra che sta portando Torino al fallimento".

"A quel punto Fassino - conclude Marrone - come potrebbe sperare di evitare il secondo sforamento, potenzialmente esiziale per Torino, proprio ora che i privati interessati a rilevare le municipalizzate stanno trattando la Città come una vittima di usura? E' triste per una amministrazione locale constatare che il destino finanziario della Città non si gioca a Palazzo Civico nella variazione di bilancio, bensì a Roma nei corridoi del Transatlantico in preda alla tempesta".

 

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Articolo pubblicato il 06/12/2012