Revisione rete ospedaliera
L'ospedale di Cuneo

Toselli (Pdl): " La Sanità cuneese manterrà il luivello di eccellenza"

“In base al Piano Socio Sanitario regionale, l’ospedale di Caraglio non sarà chiuso ma riconvertito in struttura per cure intermedie".

 

La precisazione è del consigliere regionale del Pdl Pietro Francesco Toselli, componente della Commissione Sanità.

 

“Questa mattina, durante i lavori della Commissione Sanità – spiega Toselli – l’assessore Paolo Monferino ha presentato il documento per la revisione della rete ospedaliera”.

 

“Per quanto riguarda l’Area sovrazonale Federazione 5 (Piemonte Sud Ovest) – precisa l’esponente del Pdl - il documento prevede la disattivazione di 23 strutture complesse, di cui 2 dell’Azienda Ospedaliera di Cuneo, 14 della ASL CN1 e 7 dell’ASL CN2; la riduzione di 89 posti letto per acuti, al fine di rientrare nei parametri previsti dalla normativa vigente; quando sarà attivato il nuovo ospedale di Verduno vi saranno nell’area due soli centri di emodinamica, di cui uno all’ASO di Cuneo e uno a Verduno; la ricollocazione delle attività chirurgiche degli ospedali dell’area per rispettare i volumi soglia previsti. Inoltre, l’ospedale di Fossano conserva la connotazione di ospedale, pur diventando ad esclusivo carattere riabilitativo; mentre l’ospedale di Caraglio viene riconvertito in struttura per cure intermedie”.

 

“Non sono ancora stati definiti – conclude Toselli – i tempi per l’attuazione di questi interventi. Ci tengo però a rassicurare la popolazione che, al di là delle necessarie operazioni di riduzione dei costi e di taglio degli sprechi, che non possono assolutamente essere rimandate, terrò altissima l’attenzione al fine di consentire alla sanità cuneese di mantenere quel livello di eccellenza che da sempre la contraddistingue”.

 

 

 

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Articolo pubblicato il 06/12/2012