Equità fiscale: un aiuto dall'ICT
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Il CSI Piemonte presenta gli strumenti e i servizi per la gestione dei tributi, del territorio e delle attività di riscossione

Gli Enti locali hanno un ruolo molto importante nella lotta all’evasione fiscale. Quali soluzioni può fornire l’ICT e di quali strumenti possono disporre gli Enti per un’efficace attuazione del federalismo fiscale?

Per approfondire questi temi, il CSI Piemonte ha tenuto martedì 27 novembre, presso la sede di corso Unione Sovietica 216 a Torino, il workshop Il governo dell’informazione a sostegno dell’equità fiscale. Strumenti e servizi per la gestione dei tributi, del territorio e delle attività di riscossione”.

Assicurare la sostenibilità finanziaria dei cambiamenti implicati dal federalismo fiscale comporta, infatti, la necessità per gli Enti locali di disporre di nuovi strumenti conoscitivi e di analisi per il contrasto dell’evasione fiscale e di indicatori relativi all’effettiva capacità contributiva dei soggetti del proprio territorio: il workshop è l’occasione per conoscere le soluzioni che il CSI è già in grado di mettere a disposizione degli Enti.

Una delle soluzioni realizzate è il Cruscotto Fiscalità che, grazie all’integrazione di diverse banche dati e sistemi, consente ai Comuni di controllare il pagamento dei tributi locali e di verificare, attraverso controlli incrociati, potenziali situazioni di evasione fiscale.
Si tratta di uno strumento molto potente, in grado di analizzare le banche dati tributarie, di proprietà di soggetti pubblici diversi, integrate tra loro e con gli altri sistemi informativi: locali (anagrafe, stradario e SIT, licenze commerciali, pratiche edilizie), regionali (tassa auto, dati catastali Registro Imprese) e nazionali (Agenzie del Territorio e delle Entrate).
Le informazioni integrate favoriscono inoltre l’associazionismo e la condivisione delle risorse da parte di più Enti, con un forte contenimento delle spese.

Il CSI Piemonte conferma nuovamente il suo ruolo di raccordo e interpretazione delle esigenze dei vari soggetti coinvolti e la sua capacità di pensare soluzioni integrate e condivise– dichiara il Direttore Generale Stefano De Capitani (foto)– Il progetto è il frutto di una collaborazione fattiva tra i vari Enti consorziati, Regione ed Enti locali in modo particolare, e oggi possiamo presentare concretamente strumenti che rientrano negli assi di sviluppo previsti dalla recente normativa, dal Dl Spending review al Dl Sviluppo 2.0. Soluzioni concrete costruite con gli Enti locali per gli Enti locali che permettono di portare efficienza e maggiori entrate negli Enti a costi sostenibili”.

Stiamo lavorando con il CSI Piemonte per diffondere progetti innovativi anche a seguito della sottoscrizione di un Protocollo d’intesa per l’attivazione di servizi digitali nei Comuni – aggiunge Mauro Barisone, Vice-Presidente vicario di ANCI Piemonte – La diffusione di soluzioni di gestione e di interscambio dei dati rilevanti ai fini fiscali potrà assicurare un'effettiva autonomia nella gestione della fiscalità comunale, al tempo stesso incentivando la gestione associata tra i Comuni”.

Ancora una volta, constatiamo l'importanza di strumenti innovativi per gli Enti locali che il CSI ha costruito e sta diffondendo – prosegue Marco Bussone di UNCEM Piemonte – Il Consorzio dimostra con efficacia che anche i piccoli Comuni e le nascenti Unioni sono destinatari di un bagaglio enorme di progettualità e programmi per la riduzione del digital divide. Penso in particolare alle nostre Terre Alte e alle aree marginali, dove per decenni i temi analizzati oggi erano inaccessibili. Il CSI ha il merito di contribuire, in questa particolare fase di riordino delle autonomie locali, a un nuovo necessario patto tra città e montagna, a beneficio del sistema socio-economico del Piemonte”.


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Articolo pubblicato il 28/11/2012