Cybercity, città sotto attacco virtuale

Un ambiente fittizio ricrea le condizioni in cui allenare gli "hacker-soldati"

Fonte: Corriere del Ticino

L'ultima frontiera della guerra nel cyberspazio si chiamaCyberCity: si tratta di un campo di addestramento per formare gli hacker che lavorano per il governo americano. Come una di quelle finte città nel deserto dove i militari americani delle forze speciali si allenano ad ambienti "ostili" ma con la differenza che, in questo caso, si tratta di un ambiente totalmente virtuale.
A CyberCity "vivono oltre 15 mila persone", con le loro abitudini, necessità e account internet, con password e caselle e-mail, come in ogni città reale. Ci sono la banca, la stazione ferroviaria, l'ospedale, la centrale elettrica, i semafori e i bar, col servizio wi-fi per i clienti. Contrariamente ad altre città, è però costantemente sotto attacco, e costantemente difesa, da "hacker-soldati" dellaUs Air Force e di altri settori militari americani, scrive oggi il Washington Postche da mesi si sta dedicando all'argomento della "cyber-guerra". CyberCity "ad alcuni può sembrare come un gioco", afferma Ed Skoudis, fondatore dellaCounter Hack, l'azienda che in New Jersey sta sviluppando il progetto, secondo cui, invece, la questione è molto seria, perché "i cattivi stanno migliorando molto in fretta e noi non vogliamo rimanere indietro". E che il Pentagono prenda molto sul serio l'argomento lo dimostra l'ammonimento lanciato il mese scorso dal segretario alla Difesa Leon Panetta, secondo il quale, in uno scenario di guerra totale nel cyberspazio "potrebbero essere lanciati attacchi multipli alle nostre infrastrutture, contemporaneamente ad attacchi fisici" e il risultato sarebbe "una cyber Pearl Harbor che... paralizzerebbe e scioccherebbe la Nazione, creando un nuovo, profondo senso di vulnerabilità".
Ma senza guardare troppo avanti, un conflitto è in realtà già in corso. Qualche giorno dopo, un alto funzionario della Difesa citato dal "Wall Street Journal" ha rivelato ad esempio che hacker iraniani collegati al governo di Teheran negli ultimi mesi hanno condotto numerosi attacchi informatici contro obiettivi americani. "Hanno attaccato tutti, servizi finanziari, Wall Street", ha detto.

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Articolo pubblicato il 28/11/2012