Riceviamo e pubblichiamo:

La Pro Vercelli sta attraversando un momento particolarmente difficile, e proprio per questo dobbiamo sostenerla con ancora maggiore calore.

Chi immaginava, centovent’anni fa, che una piccola scommessa si sarebbe trasformata in una delle più gloriose squadre di calcio del ventesimo secolo, non solo con i suoi sette scudetti ma con innumerevoli emozioni che hanno accompagnato le generazioni di tre secoli di storia d’Italia.

Stadi gremiti e grande passione sono stati il segno inequivocabile di un attaccamento a questa maglia da parte di un’intera Città che ha accolto, nel miglior modo possibile, il ritorno nella serie cadetta dei suoi beniamini dopo sessantacinque anni di purgatorio, attraversati anche da spiacevoli vicende societarie che però non hanno mai compromesso l’amore che tutti noi abbiamo nutrito e tutt’ora nutriamo per la nostra squadra.

Non troppo tempo fa abbiamo dimostrato di saper sostenere la Pro nel momento forse più difficile di tutta la sua gloriosa storia e, a coronamento di questo nostro sforzo, siamo tornati a sostenerla nelle competizioni con alcune tra le squadre più forti d’Italia.

Ora ci troviamo in un momento altrettanto delicato e, oggi come due anni fa, dobbiamo dimostrare non solo a noi e alla nostra Città ma a tutta Italia quanto l’orgoglio vercellese sia esemplare: andiamo allo stadio, sosteniamo i nostri ragazzi, facciamo il tifo per quella squadra che non è solo una semplice compagine sportiva, ma è il simbolo di tutta una Città, di un’intera comunità.

Ancor più nei momenti di difficoltà, al presidente Secondo, all’allenatore Camolese e a tutti i Leoni, dobbiamo far sentire il nostro affettuoso:

“Forza Pro!”.